V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
robby_the_robot |
Inserito il - 27 giu 2007 : 09:55:34 Sontuoso polpettone alla "C'era una volta in America", prodotto da Tsui Hark e diretto con polso epico ed elegiaco da Poon Man-Kit. Nella Shangai degli anni '30, il piccolo malvivente Andy Lau stringe un rapporto di fraterna amicizia con il profugo tailandese Leslie Cheung. I due riescono a fare carriera diventando ricchi e rispettati, ma una questione di cuore li metterà uno contro l'altro. Sconclusionato. Quello che a questo film manca in assoluto è il perché i personaggi fanno quello che fanno. Sebbene la struttura in capitoli (con un grosso flashback che è la cosa migliore del film) sia abbastanza azzeccata e inusuale (nel cinema di HK), mancano i raccordi logici, mancano le motivazioni, mancano le psicologie. Lo splendore delle immagini (di livello superiore la fotografia di Poon Hang-Sang) restituisce un vuoto involucro in cui i personaggi si muovono come se fossero elegantissimi pupazzi caricati a molla, senza logica apparente. Il film riflette la condizione di un cinema approdato in quegli anni ad una crisi d'identità, tra rispetto della tradizione (il gangster movie), antichi eccessi (la scena del serpentone) e nuovi budget (lo stesso Tsui Hark si trovava ad una svolta), risultando formalmente ineccepibile, se non di più, ma spesso ad un passo dal ridicolo e, soprattutto, considerata la materia prima, tragicamente non emozionante. Sovrastimato da Nazzaro e Tagliacozzo, esageratamente osteggiato da altri, la mia valutazione si colloca esattamente a metà strada. Ottimo il nuovo dvd hongkonghese della Mei-Ah.
R.
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
GekkoP |
Inserito il - 28 lug 2010 : 22:14:41 Ma poi quei cambi di colore, il flashback centrale che non ti aspetti (io almeno non me lo aspettavo), il confronto fra Cheung e Lau. Tante cose, Hong Kong non mi finisce mai di stupire. |
Chaoszilla |
Inserito il - 28 lug 2010 : 22:12:07 | GekkoP ha scritto:
Oh ma è bellissimo. Ti butta dentro il dramma già nel primo minuto con quell'incipit così cupo. Cheung in ogni sguardo e battuta ti fa sentire quanto peso si porta nel cuore. Lau molto convincente, anche se ha davanti un Cheung in forma strepitosa regge benissimo e quel finale è indimenticabile. Libero nella narrazione e nella costruzione, si pappa Mann in un solo boccone per riprendere il paragone fatto sopra.
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Se non Mann in generale, sicuramente quell'infinito tedio emorroidale di Public Enemy. |
GekkoP |
Inserito il - 28 lug 2010 : 21:42:21 Oh ma è bellissimo. Ti butta dentro il dramma già nel primo minuto con quell'incipit così cupo. Cheung in ogni sguardo e battuta ti fa sentire quanto peso si porta nel cuore. Lau molto convincente, anche se ha davanti un Cheung in forma strepitosa regge benissimo e quel finale è indimenticabile. Libero nella narrazione e nella costruzione, si pappa Mann in un solo boccone per riprendere il paragone fatto sopra. |
GekkoP |
Inserito il - 28 lug 2010 : 09:37:58 Ahahah, esatto, piano piano recupero tutto tutto tutto, promesso. |
Chaoszilla |
Inserito il - 28 lug 2010 : 09:11:07 | GekkoP ha scritto:
Mio. Stasera me lo guardo.
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No, non ce siamo capiti, tu gnà che vedi TUTTO ciò che è stato diretto e prodotto da Tsui Hark. Poi la tua vita sarà più bella. |
GekkoP |
Inserito il - 28 lug 2010 : 09:04:36 Mio. Stasera me lo guardo. |
Chaoszilla |
Inserito il - 27 lug 2010 : 12:39:35 | paolone_fr ha scritto:
| Chaoszilla ha scritto:
Leslie al massimo del suo splendore probabilmente,
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vero e no. uno dei (tantissimi) film in cui leslie ha dato di più. personalmente, non credo che se dovessi scegliere una parte in cui ricordarlo lo farei mai per questo film, quanto piuttosto per interpretazioni incredibili come addio mia concubina, la luna tentatrice, the bride with white hair 1 e 2, ashes of time, rouge, nomad, he's a woman, she's a man, viva erotica, happy together, the kid, okinawa rendez-vous e credo altri che ora non mi vengono in mente, ma comuqnue in shanghai grand è stato bravo. del resto, leslie è stato uno degli attori dramamtici più incredibili degli ultimi 30 anni, e non certo solo in cina o in asia...
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Certo, lo ricorderesti per un bel film. Ma qui è proprio bello e "figo" (scusate la serietà espressiva).
| secondo me lo fa per ravvivare le discussioni |
No, davvero. Sarà anche i costumi simili ma pure Ah-Pa ha detto la stessa cosa. La scena in cui Lau perde il dito è così simile... |
paolone_fr |
Inserito il - 27 lug 2010 : 11:23:47 | Chaoszilla ha scritto:
Leslie al massimo del suo splendore probabilmente,
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vero e no. uno dei (tantissimi) film in cui leslie ha dato di più. personalmente, non credo che se dovessi scegliere una parte in cui ricordarlo lo farei mai per questo film, quanto piuttosto per interpretazioni incredibili come addio mia concubina, la luna tentatrice, the bride with white hair 1 e 2, ashes of time, rouge, nomad, he's a woman, she's a man, viva erotica, happy together, the kid, okinawa rendez-vous e credo altri che ora non mi vengono in mente, ma comuqnue in shanghai grand è stato bravo. del resto, leslie è stato uno degli attori dramamtici più incredibili degli ultimi 30 anni, e non certo solo in cina o in asia...
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Ash Vs Gamera Vs Godzilla |
Inserito il - 27 lug 2010 : 11:05:11 | Chaoszilla ha scritto:
sparatorie che sembrano Public Enemy di Mann però 15 anni prima e in meglio
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secondo me lo fa per ravvivare le discussioni |
GekkoP |
Inserito il - 27 lug 2010 : 08:53:10 Questo è da un pezzo nella mia wishlist. Lo faccio avanzare di posizione, allora. |
Chaoszilla |
Inserito il - 27 lug 2010 : 00:21:51 ...ecco che quindi 3 anni dopo la mia dichiarazione di amnesia l'ho rivisto e giuro che non lo ricordavo quasi per niente e mi ha sconvolto, mio dio che film della madonna. Ralenti usati a modo, sparatorie che sembrano Public Enemy di Mann però 15 anni prima e in meglio, Leslie al massimo del suo splendore probabilmente, libertà inusitate (il serpentone e Almen), violenza tellurica e azione cristallina e furente, fotografia in stato di grazia anche nel DVd caccoso, scenografie suntuose. Un film gigante che parte dai debiti vistosi al Padrino et similia e devia, inchioda, accelera e poi deraglia dai binari placcati oro intarsiati di diamanti del grande cinema di HK. |
Chaoszilla |
Inserito il - 27 giu 2007 : 14:23:50 Citazione: di robby_the_robot
Ripeto, amo il cinema di Hong Kong, le sue peculiarità eccetera eccetera. Però queste peculiarità non possono essere un alibi e i film di Hong Kong non possono sottrarsi agli strumenti critici più basilari.
Si che possono se questi sono costruiti su basi diametralmente opposte agli oggetti di analisi su cui gli strumenti critici sono a loro volta basati. Ogni oggetto va analizzato con gli strumenti adatti. Heroic Trio ad esempio sarebbe na cacata stando alle nostre leggi del cazzo orgogliosamente universali ma parziali, razziste, e arrogantemente totali (ma consapevolmente basate su una cultura limitata nel tempo e nello spazio). Invece imho Heroic Trio è un film epocale.
Citazione:
In fondo chiedo solo un po' di logica nella narrazione e un accettabile approfondimento psicologico dei personaggi.
La logica è uno stato mentale, una logica definita è uno stato mentale culturale. Col cinema di HK, con quello Indiano, con alcuni generi, con alcuni periodi non puoi avanzare con i soliti 4 parametri. E' erroneo. Oh, convinzioni mie, eh, ma sono sicuro che solo in questo modo si dona giustizia equa ad ogni opera. Non credo che puoi analizzare un Picasso come un Hokusai o un Lotto. Poi, ovvio, un film con scarsa logica può essere brutto come bellissimo ma dipende da altri parametri interni, dalle basi poste, dal patto con lo spettatore, dal contesto... Ripeto, sono convinzioni mie, ma che reputo sempre più convincenti col passare del tempo. Un tempo non si potevano fare anche a causa dell'assenza degli stessi testi filmici. Oggi si.
Citazione:
Ad ogni modo, per un Nazzaro che esalta ce ne sono altri, ugualmente preparati, che stritolano senza pietà (http://www.hkx.it/f698.html).
Pazienza, non è una recensione che mi fa cambiare idea. A prescindere dal film che -a dirla tutta- ricordo pure pochino.. |
robby_the_robot |
Inserito il - 27 giu 2007 : 13:14:28 Ripeto, amo il cinema di Hong Kong, le sue peculiarità eccetera eccetera. Però queste peculiarità non possono essere un alibi e i film di Hong Kong non possono sottrarsi agli strumenti critici più basilari. In fondo chiedo solo un po' di logica nella narrazione e un accettabile approfondimento psicologico dei personaggi. Ad ogni modo, per un Nazzaro che esalta ce ne sono altri, ugualmente preparati, che stritolano senza pietà (http://www.hkx.it/f698.html). Io in fondo, in questo caso, a Shanghai grand la sufficienza gliela do cmq.
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Jubei |
Inserito il - 27 giu 2007 : 13:03:54 Citazione: di Chaoszilla
Non è sovrastimato. E' che continuate a cercare in un cinema di Hk ben specifico elementi che non gli sono propri (e non necessariamente obbligatori in tale contesto e tempo).
La tua osservazione potrebbe essere invece riportata verso un cinema che va analizzato proprio con quegli strumenti e guarda cosa esce fuori...
"Quello che manca in assoluto a A Prova di Morte è il perché i personaggi fanno quello che fanno. Sebbene la struttura in capitoli (con un grosso flashback che è la cosa migliore del film) sia abbastanza azzeccata e inusuale, mancano i raccordi logici, mancano le motivazioni, mancano le psicologie. Lo splendore delle immagini (di livello superiore la fotografia dello stesso Tarantino) restituisce un vuoto involucro in cui i personaggi si muovono come se fossero elegantissimi pupazzi caricati a molla, senza logica apparente".
Ficata, da oggi in poi faccio sempre così.
hahahah mi fai morire CZ.. |
Chaoszilla |
Inserito il - 27 giu 2007 : 12:39:26 Non è sovrastimato. E' che continuate a cercare in un cinema di Hk ben specifico elementi che non gli sono propri (e non necessariamente obbligatori in tale contesto e tempo).
La tua osservazione potrebbe essere invece riportata verso un cinema che va analizzato proprio con quegli strumenti e guarda cosa esce fuori...
"Quello che manca in assoluto a A Prova di Morte è il perché i personaggi fanno quello che fanno. Sebbene la struttura in capitoli (con un grosso flashback che è la cosa migliore del film) sia abbastanza azzeccata e inusuale, mancano i raccordi logici, mancano le motivazioni, mancano le psicologie. Lo splendore delle immagini (di livello superiore la fotografia dello stesso Tarantino) restituisce un vuoto involucro in cui i personaggi si muovono come se fossero elegantissimi pupazzi caricati a molla, senza logica apparente".
Ficata, da oggi in poi faccio sempre così. |
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