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Himiko
Yokai
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Inserito il - 01 set 2009 : 15:35:32
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Dall’11 gennaio al 14 febbraio 2010, nella mostra Dall’ukiyo-e all’illustrazione contemporanea: la grande grafica giapponese nelle sale dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino verrano esposti una cinquantina di ukiyo-e e circa un totale di centosettanta illustrazioni di ABe Yoshitoshi, Kugatsuhime, Takada Akemi, Takada Minae, Terada Katsuya, Tsukishiro Yuko, Yamada Akihiro, Yoneda Hitoshi (tutte opere originali) sancendo per la prima volta a livello accademico e artistico piu’ alto il valore dell’illustrazione contemporanea nipponica. La qualita’ artistica dell’operazione e’, infatti, garantita dal fatto stesso che sia presentata nei prestigiosi ambienti dell’Accademia Albertina di Belle Arti e che abbia il sostegno della Japan Foundation. Ovviamente, il tutto e’ stato possibile grazie a partner e sponsor, nonche’ ai numerosi sostenitori dei due eventi, il cui ruolo e’ stato fondamentale. Inoltre, nel corso della mostra di Torino si terranno all’Accademia Albertina conferenze e lezioni ad essa legata con un convegno dal titolo Tra letteratura e arte con ospiti non solo italiani, ma anche provenienti dal Giappone e dalla Spagna. Ingresso libero.
http://mostregraficagiapponese.wordpress.com/
http://mostregraficagiapponese.wordpress.com/torino-2010/
http://mostregraficagiapponese.wordpress.com/illustratori/
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Modificato da - Himiko in Data 20 dic 2009 12:35:18
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Chaoszilla
Amministratore
Città: The Magic Mountain of Zu
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Inserito il - 01 set 2009 : 15:44:18
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BOOOOOOOM. Eventone!!! Tutti a Torino!!! |
CZ: "Non è una buona ragione per vendere gas agli alieni!!!"
"La Viennetta è un piatto che va servito freddo!" |
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Himiko
Yokai
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Inserito il - 01 set 2009 : 15:50:59
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Beh, pare saranno esposti anche degli inediti e delle illustrazioni realizzate apposta per la mostra dagli artisti contemporanei |
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Himiko
Yokai
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Himiko
Yokai
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Inserito il - 10 dic 2009 : 20:56:44
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Comunicato Stampa
Dall’ukiyo-e all’illustrazione contemporanea: la grande grafica giapponese
Giovedì 14 gennaio 2010 nella sala esposizioni dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra: “Dall’ukiyo-e (il mondo fluttuante) all’illustrazione contemporanea: la grande grafica giapponese.”
Scheda tecnica
Inaugurazione, giovedì 14 gennaio 2010 alle ore 18.00 nella sala esposizioni dell’Accademia Albertina Chiusura mostra, domenica 14 febbraio 2010 Orari di apertura, tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 18.00 Ingresso libero Curatori: Murasaki Fujisawa , Akane Fujisawa, Massimo Soumaré, Davide Mana, Raffaele Mondazzi Consulente per l’allestimento: Gianfranco Torri Direttore Accademia di Belle Arti: Guido Curto
Per la prima volta in Europa alcuni importanti artisti di grafica contemporanea giapponese si confrontano con gli autori classici che hanno operato nel periodo d’oro dell’arte nipponica, dall’inizio del ‘700 all’apertura del paese all’Occidente nel 1868. Ciò che unisce il mondo classico e quello contemporaneo è l’alta qualità dell’opera grafica; si utilizzano le stesse simbologie e temi letterari. Inoltre gli artisti giapponesi contemporanei colgono la cura dei dettagli, l’eleganza delle soluzioni, la raffinata scelta di colori dei maestri antichi, influenzando talvolta la produzione artistica occidentale.
Le opere antiche
Sono esposte, per la parte più antica, una cinquantina di xilografie a colori di Utagawa Kunisada (1786-1865) vissuto nel Periodo Edo (1603-1868) e di altri autori del periodo dell’imperatore Meiji salito al trono nel 1868 tra cui Ogata Gekko (1859-1920). Un paio di frammenti di emakimono (rotoli dipinti) più uno dei tre rotoli integrali che illustrano l’antico racconto di Shuten Doji (Il demone beone), estremamente rari nella loro interezza, datati tra il XVII e il XVIII secolo. Questi rotoli, lunghi ciascuno più di sei metri, fanno parte di una tradizione editoriale di grande raffinatezza che univa la trascrizione di romanzi celebri a immagini pittoriche dipinte con estrema cura e riproducenti con taglio quasi cinematografico, molto vicino agli attuali story board, le scene principali delle storie narrate. Le xilografie a colori (stampe da incisioni su legno di ciliegio realizzate utilizzando una tavoletta per ogni colore sino ad un massimo di 28 colori per la stessa immagine) sono di argomento vario.. Ci sono illustrazioni di romanzi della letteratura aulica del Giappone risalenti al Periodo Heian (794-1192) (come la Storia di Genji il Principe Splendente tradotto anche in italiano dall’editori Einaudi, conosciuto come il primo esempio di romanzo psicologico della storia). In altri casi abbiamo immagini di attori, del teatro tradizionale Kabuki ritratti in abiti di scena, che venivano affisse con funzione di locandina sulle porte dei teatri. Gli esemplari non utilizzati come affiches erano in seguito venduti ad estimatori ed appassionati per cifre molto economiche. Quando poi il Giappone aprì i porti al commercio con l’Occidente queste xilografie presero la via dell’Europa, a volte utilizzate per avvolgere le delicate (e costosissime) porcellane destinate all’esportazione. Giunte così nelle mani degli artisti europei ed americani, diedero inizio a quel mondo di scambi ed influenze reciproche che produsse l’Art Déco, il Liberty e ciò che fu definito “Japonisme”, il gusto per ciò che proviene dal Sol Levante.
Il Giappone all’Accademia Albertina
Nella Biblioteca Storica dell’Accademia è conservato un album di magnifiche fotografie Views & costumes of Japan della A.Farsari & Co di Yokohama, probabilmente giunto a Torino come dono al re. Le fotografie colorate a mano, risalenti alla seconda metà dell’800 che riprendono scene di vita, paesaggi e monumenti di un Giappone ormai perduto. Tale album verrà esposto la prima volta al pubblico in occasione della mostra. Altro sodalizio dell’Accademia con il Giappone è documentato dal viaggio del pittore e incisore Antonio Fontanesi. L’artista, insegnante di Pittura di Paesaggio, fu invitato a fondare l’istituzione analoga nella capitale giapponese. Fontanesi insegnò per due anni ( 1876-1878) la pittura occidentale di paesaggio, si ammalò e tornò scorato a Torino nella sua Albertina. Nonostante si sia trattato di un breve periodo, il pittore si impegnò a fondo per insegnare nell’arcipelago le tecniche della pittura occidentale ed i suoi sforzi furono lodati e apprezzati; influenzò così l’arte nipponica e sollecitò l’interesse subalpino per quest’ultima mentre in Europa le immagini del mondo fluttuante degli ukiyo-e vengono ammirate e apprezzate da Monet e dai pittori impressionisti francesi. Inoltre, molti dei suoi allievi giapponesi divennero a loro volta famosi pittori che contribuirono a far conoscere in Giappone l’arte europea. Le opere contemporanee
Sono presenti in esposizione le illustrazioni originali di sette artisti operanti attualmente nei campi della grafica di illustrazione, dell’animazione (“anime”) e del fumetto (i cosiddetti “manga” oggi letti in tutto il mondo). La comune radice pop (in senso etimologico, popular) collega l’opera degli artisti contemporanei a quella dei classici nella diffusione del “prodotto artistico” a prezzi estremamente accessibili. Sono esposti sia studi che opere. A queste ultime appartengono dipinti ad olio e acquerello, incisioni alla maniera nera e acquaforte su rame, mentre numerosi schizzi a matita e abbozzi preparatori, eseguiti su fogli A4 sono bozzetti realizzati con scioltezza per avvicinarsi alla costruzione dell’immagine definitiva di un prodotto editoriale o cinematografico.
Brevi note biografiche degli autori
Utagawa Kunisada Conosciuto anche con il nome di Toyokuni III, fu il più popolare e prolifico tra i maestri della xilografia del XIX secolo tanto che in quegli anni possedeva in Giappone una reputazione persino superiore a quella di indiscussi geni come Hokusai (1760-1849) e Hiroshige (1797-1858). Molto apprezzati erano i suoi ritratti di belle donne e di attori del teatro Kabuki. Negli Anni ‘90 critici d’arte come Sebastian Izzard hanno contribuito a riconoscere il valore delle opere di Utagawa Kunisada inserendolo a buon diritto tra i giganti dell’arte giapponese dello ukiyo-e.
Ogata Gekko Pittore e incisore di ukiyo-e, inizialmente si ispirò ai lavori dei maestri che l’avevano preceduto come il grande Hokusai (ad esempio nella sua serie di paesaggi del monte Fuji), sviluppando in seguito un proprio stile originale ricco di significativi elementi appartenenti alla nihonga (la pittura classica in stile giapponese). Le sue opere godettero di un grande favore di pubblico e di critica e furono esposte a Chicago, Parigi e Londra rispettivamente già nel 1893, 1900 e 1910. La sua figura rappresenta indubbiamente un importante punto di congiunzione tra i vecchi maestri dell’ukiyo-e e gli odierni artisti nipponici.
Yoshitoshi ABe Laureato alla Tokyo National University of Fine Arts and Music in storia del disegno giapponese. Già al tempo della scuola media lavora come assistente di un fumettista incominciando così ad appassionarsi all’arte del disegno. Durante l’università con la storia Ame no furu basho (Il luogo dove piove) si aggiudica il Premio Afternoon Shiki del prestigioso editore Kodansha. Dopo aver fatto un importante esperienza come illustratore e fumettista viene incaricato di realizzare il character design della serie di animazione Serial Experiment Lain, la quale diviene un fenomeno mondiale. Anche un’altra serie da lui ideata e disegnata molto amata dal pubblico, Haibane renmei (Charcoal Feather Federation), viene trasposta in un’animazione di grande successo. È stato invitato in importanti manifestazioni americane ed europee relative alle animazioni ed al fumetto consolidando una fama di livello mondiale. Il suo stile reca, tracce dell’influenza della pittura rinascimentale italiana realizzando un perfetto connubio tra tradizione classica orientale e occidentale ed innovazione. È un maestro riconosciuto nell’uso del Computer Graphic. Kugatsuhime Illustratrice e fumettista,inizia la sua attività nella metà degli Anni ‘80 il suo campo di attività concentrandosi in particolar modo sui prodotti legati al mondo dei videogiochi e dei giochi da tavolo. Ha realizzato, tra gli altri, i disegni per la serie di giochi di carte Monster Maker, per Resurrection New Type e per il Role Play Game Legend. Sue illustrazioni sono state pubblicate ed usate come copertine per diverse riviste tra cui RPGamer.
Akemi Takada Disegnatrice ed illustratrice,inizia la sua attività alle fine degli anni ‘70 e dopo essersi laureata alla famosa Tama Art University di Tokyo viene assunta nella casa di produzione Tatsunoko Productions che lascia nei primi anni ‘80 per collaborare poi con lo Studio Pierrot, in seguito dedicandosi all’attività di artista freelance. Ha realizzato le illustrazioni ed i character design delle più note serie animate giapponesi. “Anime” molto note anche in Italia quali Lamù, la ragazza dello spazio, L’incantevole Creamy, Cara dolce Kyoko, È quasi magia Johnny, Mobile Police Patlabor e Fancy Lala. Ha inoltre collaborato alla realizzazione delle illustrazioni di numerosi videogiochi e pubblicato un gran numero di volumi di raccolte di disegni. Recentemente si è anche dedicata al disegno e alla realizzazione pratica di gioielli creando un suo proprio marchio. È una dei più importanti artisti giapponesi nel settore con un seguito di fans in tutto il mondo.
Minae Takada Illustratrice, si laurea all’inizo degli anni ‘80 alla Joshibi University of Art and Design specializzandosi in design industriale. Ha lavorato presso la Sanrio Company come designer, e nel 1983 ha vinto il premio opera meritevole alla terza edizione del concorso di illustrazione Shi to meruhen; nel 1985 si diploma al concorso di illustrazione indetto dalla rivista mensile MOE, in seguito svolgendo la sua attività in collaborazione con un gran numero di riviste ed in diversi campi in qualità di freelancer. Ha realizzato le copertine di molte pubblicazioni di note case editrici e le illustrazioni di vari volumi. Si è aggiudicata numerosi premi per le sue incisioni su rame.
Katsuya Terada Nato nel 1963,fin da piccolo nutre un profondo interesse per il disegno. Terminati gli studi, lavora come fumettista e illustratore freelance. Ha realizzato manga, disegni per videogiochi, libri, film, teatro e per la moda. Tra le sue opere più significative ricordiamo il fumetto Saiyukiden daien’o (Racconto soprannaturale del Viaggio in Occidente, il re scimmione) tradotto anche in cinese, in francese e in inglese. Come character designer si è occupato dei personaggi di videogiochi quali Tantei Jinguji Saburo (L’investigatore privato Jinguji Saburo), Virtual Fighter 2, Busin, di quelli dell’anime Blood: The Last Vampire e delle pellicole Cutie Honey (2004) e Devilman (2004). Nel 2006 ha recitato nel film di Mamoru Oshii Tachiguishi retsuden (Raccolta di biografie di maestri buongustai) presentato pure alla sessantatreesima edizione del Festival del Cinema di Venezia. È oggi uno degli illustratori più apprezzati a livello mondiale. Viene considerato uno dei maggiori esperti giapponesi nel trattamento delle immagine in Computer Graphic. Nel 2002 ha vinto il prestigioso Premio Seiun nella sezione arte.
Yuko Tsukishiro Illustratrice e mangaka (fumettista), debutta negli anni ‘90 con un suo lavoro per la rivista Griffon della casa editrice Asahi Sonorama nel 1994. Realizza disegni per molti romanzi a tema fantascientifico, fantastico e horror collaborando, tra l’altro, con le più note riviste della letteratura di genere giapponesi (pubblicazioni ad altissima tiratura quali Shosetsu NON, Mondai Shosetsu e J-novel) e le maggiori case editrici del paese. Inoltre disegna illustrazioni per molti giochi di carte collezionabili quali Moster Collection e Aquarian Age popolari in molti paesi del mondo. Akihiro Yamada Nato nel 1957,illustratore e fumettista, attualmente vive con la moglie a Kyoto. Come illustratore molto apprezzati sono stati i suoi lavori realizzati per i romanzi di diversi noti scrittori. In particolare quelli per la serie Junikokuki (La storia dei dodici regni) della scrittrice Fuyumi Ono. Inoltre ha realizzato le quattro copertine della serie antologica giapponese dei Miti di Cthulhu di H.P. Lovecraft pubblicati dall’editore americano Kurodahan Press e riuniti sotto il titolo di Lairs of the Hidden Gods , molto amate dai lettori e dalla critica americana. Tra i manga da lui realizzati si segnalano Record of Lodoss war e Beast of East, entrambi tradotti in italiano. Lo stile estremamente delicato di Yamada si ricollega all’antica arte della pittura ad inchiostro. Nel 1996 ha vinto il Premio Seiun nella sezione arte. Ha curato anche il concept design della pellicola Shinobi – heart under blade –.
Incontri con l’arte giapponese
Nella prima settimana di febbraio si svolgeranno una serie di incontri all’Accademia di Belle Arti con Akemi Takada e Minae Takada, artiste presenti in mostra, con i curatori della mostra, con la calligrafa Kazuko Hiraoka, con gli autori Fabio Lastrucci, Reiko Hikawa, Franco Pezzini e Massimo Scorsone, con il professor Franco Ricca, direttore del museo d’Arte Orientale di Torino e con il professor Massimo Melotti docente di Etica della Comunicazione all’Accademia di Belle Arti e con altri specialisti e studiosi. Presenterà l’iniziativa il direttore dell’Accademia, il professor Guido Curto. Seguirà un comunicato dettagliato.
Sito ufficiale della mostra: http://mostregraficagiapponese.wordpress.com/
Sito ufficiale dell’Accademia Albertina: www.accademialbertina.torino.it
Donata Massobrio Relazioni Esterne-Ufficio Stampa Accademia Albertina di Belle Arti Via Accademia Albertina n.6, Torino Tel. 011.889020-fax 011.8125688 E-mail: ufficio.stampa@accademialbertina.torino.it
Saranno esposte circa 260 opere originali (circa 200 delle quali degli illustratori contemporanei).
Immagine:
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Modificato da - Himiko in data 10 dic 2009 20:59:13 |
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Getter
Zero Children
Città: Udine
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Inserito il - 10 dic 2009 : 21:08:51
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Cercherò di esserci. |
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Himiko
Yokai
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Inserito il - 10 dic 2009 : 21:56:36
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Ne vale la pena, fidati. Non immagini neanche che cosa ci sara'... |
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luca
Yakuza
Città: koganei
1783 Messaggi |
Inserito il - 10 dic 2009 : 23:29:07
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eh, qua tocca tornare a torino... |
http://www.tfortibet.org
GIAPPONE: 22/10-2/11 2007 17/5-24/5 2009 2/10-18/10 2010 watashi wa itaria no seifu ga dai kirai desu. |
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Himiko
Yokai
2514 Messaggi |
Inserito il - 10 dic 2009 : 23:45:01
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Scherzi e proclami a parte, sara' davvero la piu' grossa mostra di illustrazioni giapponese legata all'editoria, anime e cinematografia mai fatta in Europa. Tanto per far venire l'acquolina in bocca, ci saranno i disegni preparatori del film di Devilman realizzati da Terada Katsuya e i disegni di Haibane renmei di ABe Yoshitoshi (piu' pezzi in anteprima assoluta di Despera). E tanta altre belle cose. E sono tutti lavori originali. Mi fermo qui per non guastarvi la sorpresa... |
Modificato da - Himiko in data 10 dic 2009 23:45:48 |
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Getter
Zero Children
Città: Udine
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Inserito il - 10 dic 2009 : 23:59:00
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Verranno pubblicati cataloghi illustrati cicciotti legati all'evento? |
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Himiko
Yokai
2514 Messaggi |
Inserito il - 11 dic 2009 : 00:30:39
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Proprio cicciotti no. Pero' un bel (ho visto le bozze di stampa quindi so che e' bello ^^) catalogo a colori da 48 pagine con illustrazioni scelte tra quelle in mostra si'. Alla modica cifra di 10 euro (che quando mai..)... |
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Himiko
Yokai
2514 Messaggi |
Inserito il - 05 gen 2010 : 14:27:24
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Mancano solo piu' 9 giorni all'inaugurazione! Un po' di numeri sulle opere esposte: 39 lavori di Takada Akemi, 38 di ABe Yoshitoshi, 38 di Terada Katsuya, 24 illustrazioni di Yamada Akihiro, 22 di Takada Minae, 12 di Kugatsuhime, 7 di Tsukishiro yuko.
Ovviamente si tratta tutti di originali...
230 opere esposte, di cui circa 160 di contemporanei.
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Modificato da - Himiko in data 05 gen 2010 14:31:19 |
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Himiko
Yokai
2514 Messaggi |
Inserito il - 11 gen 2010 : 16:29:44
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Ormai manca poco...
E inoltre in occasione della mostra “Dall’ukiyo-e all’illustrazione contemporanea: la grande grafica giapponese” (14 gennaio-14 febbraio 2010, Accademia Albertina), sempre nelle sale dell’Accademia Albertina di Torino, v. Accademia Albertina 6, si terrà il convegno:
“Tra arte e letteratura, tra Italia e Giappone”, 2-5 febbraio 2010
Letteratura contemporanea giapponese: presentazione dell’antologia Foglie multicolori-Racconti dal Sol Levante e del progetto ALIA6 della casa editrice CS_libri di Torino Intervengono: Reiko Hikawa (scrittrice), Fabio Lastrucci (scultore, illustratore e scrittore), Federico Madaro (traduttore), Davide Mana (scrittore e traduttore), Massimo Soumaré (scrittore e traduttore), Silvia Treves (scrittrice e direttrice editoriale della CS_libri)
L’antologia Foglie multicolori - Racconti dal Sol Levante edita da CS_libri raccoglie diciotto racconti di quindici rappresentativi e famosi autori giapponesi (tra cui ben sette vincitori del Premio Naoki e un vincitore del Premio Akutagawa; i due più importanti riconoscimenti letterari giapponesi paragonabili ai Premi Campiello e Premio Strega italiani) come Mitsuyo Kakuta, Miyuki Miyabe, Kazuki Sakuraba e Hitonari Tsuji offrendo ai lettori uno spaccato a trecentosessanta gradi dei vari generi della letteratura contemporanea nipponica. Anche il progetto di antologie annuali di letteratura fantastica internazionale ALIA arrivato al sesto volume (uscita prevista giugno 2010) ha pubblicato sulle sue pagine numerosi testi di scrittori giapponesi. Si è inoltre avvalso della collaborazione di artisti del livello di Yoshitoshi ABe e Katsuya Terada, le cui opere sono presenti nella mostra Dall’ukiyo-e all’illustrazione contemporanea: la grande grafica giapponese, i quali hanno realizzato copertine e illustrazioni interne originali appositamente per i volumi della serie. In ALIA6 saranno editi racconti di noti autori italiani, giapponesi, americani, cinesi, spagnoli e di Singapore come Arisu Arisugawa, Fabio Lastrucci, Pan Haitian, Reiko Hikawa, Lucía González Lavado, Alvin Pang, Yuko Matsumoto, Cyril Wong e illustratori come Keitaro Arima, Ryo Kanai, Chiara Negrini, Cris Ortega, ScarletGhotica e Hitoshi Yoneda. All’incontro parteciperanno scrittori, illustratori, traduttori e curatori coinvolti nei due volumi.
Kitsukiba: “dietro le quinte” del progetto della graphic novel italo-giapponese della Pavesio Productions Intervengono: Fulvio Gatti (editor), Vittorio Pavesio (direttore della Pavesio Productions), Massimo Soumaré (scrittore e traduttore)
Il progetto Kitsukiba promosso dalla Pavesio Productions vede realizzare per la prima volta in Italia una graphic novel che nasce dall’unione artistica e letteraria di Italia e Giappone e che sarà edita contemporaneamente in Italia e Francia. Consiste nella trasposizione in fumetto del racconto Storia romantica di code e di canini di Massimo Soumaré per mano del mangaka e illustratore giapponese Ryo Kanai. L’idea è quella di creare un’opera grafica che riunisca i punti di forza e fascino del manga giapponese e del fumetto d’autore europeo. L’uscita della graphic novel sarà inoltre preceduta dalla pubblicazione dall’art book Ryo Kanai the Art of con testi in quattro lingue (italiano, inglese, francese e giapponese) che permetterà di apprezzare ulteriormente i lavori dell’artista nipponico. Durante l’incontro si spiegheranno in dettaglio le fasi di realizzazione dell’opera, illustrando il processo creativo a partire dall’originale ideazione fino ad arrivare alle fasi creative vere e proprie. Inoltre Vittorio Pavesio parlerà della situazione della pubblicazione degli art book in Italia.
Parole immaginate: piccolo viaggio intorno a segni e narrazioni Interviene: Fabio Lastrucci (scultore, illustratore e scrittore)
L’argomento è il rapporto che intercorre tra arte visiva e grafica, pittura e fotografia, attraverso alcuni esempi proposti in libera associazione tra loro, seguendo un filo non cronologico, ma di affinità elettive. Il disegno che diventa narrazione verrà illustrato soffermandosi sulla grafica di Paul Klee e Saul Steinberg, comprendendo anche il Poema a fumetti di Buzzati, ed artisti come Gastone Novelli, Roy Litchstein ed altri ancora. Sul fronte del fumetto, si cercherà di vedere esempi di contaminazioni linguistiche a partire da Lyonel Feininger fino al fumetto americano e ad alcuni manga contemporanei. Nell’ambito della fotografia, poi, sarà infine sottolineato il rapporto tra alcuni fotografi che utilizzano la “messa in scena” del set per raccontare storie, come il francese Gilbert Garcin e il nordico Carl-Erik Strom, confrontato con altri esempi di “scrittura visiva”.
Il bacio della Donna Serpente: percorsi iconologici nel Femminile allarmante tra Oriente e Occidente-dagli stereotipi alla fascinazione esotica Intervengono: Franco Pezzini (saggista e critico), Massimo Scorsone (filologo)
Sulla base di una complessa mitopoiesi, l’Occidente ha declinato in varie forme l’idea di un Femminile allarmante che nutrirà con abbondanza le forme artistiche dell’età moderna. All’interno di tale costellazione i richiami all’Oriente sono molteplici, a enfatizzare una dimensione predatoria circonfusa di brividi esotici. Tra dee e vampire, tiranne del corpo e seduttrici dell’anima, ciò che emerge è una galleria di inquietudini, timori e inconfessate fascinazioni con ricadute talora tragiche nel vissuto dei popoli.
Character & Design: dentro l’industria audiovisiva giapponese Intervengono: Luca Della Casa (curatore della sezione asiatica del Future Film Festival di Bologna), Stefano Gariglio (critico cinematografico specializzato sull’animazione giapponese e curatore della mostra Manga Impact) e Fabrizio Modina (collezionista e curatore della mostra Manga Impact)
Dall’illustrazione al character design per gli anime: una riflessione su come l’industria audiovisiva giapponese assorbe la creatività di artisti quali Akemi Takada, Yoshitoshi ABe e Katsuya Terada.
Amici immaginari-L’Occidente nel fantasy giapponese e il Giappone nel fantasy occidentale: streghe e miko, cavalieri e samurai Intervengono: Davide Mana (scrittore e traduttore), Reiko Hikawa (scrittrice)
In Giappone, dagli anni ’90 il boom del fantasy nei giochi è stato all’origine di un grande successo della letteratura fantastica. Numerose sono state le opere di stile occidentale dove comparivano cavalieri e streghe di stampo europeo e Reiko Hikawa ha pubblicato più di un centinaio di romanzi divenendo una delle maggiori autrici fantasy nipponiche. Ma l’Occidente rappresentato in questi lavori si discosta da quello reale… In esso confluiscono elementi orientali e del Giappone. Si narra di graziose e affascinanti streghe, di cavalieri che si attengono ad un pensiero buddhista e al codice del bushido. È quindi necessaria una riflessione sulla differenza tra l’Oriente esotico e l’Occidente romantico. Al contempo, l’immaginazione del Sol Levante in Occidente è strettamente legata all’immaginazione dell’Oriente. Questa attraversa tre fasi distinte - la prima influenzata dai racconti dei viaggiatori (Mandeville, Polo), la seconda, post-illuministica, legata alle avventure coloniali ed alla “scoperta” delle Mille e Una Notte, la terza dominata dal sempre più intenso scambio di informazioni tra Est e Ovest nel ventesimo secolo. L’immagine del Giappone negli scritti degli autori occidentali - e per riflesso, nel cinema - rimane comunque romantica, semplicistica e spesso molto molto sbagliata - ma sempre piuttosto divertente (anche se di solito non come intendeva l’autore).
Calligrafia tra Cina e Giappone: evoluzione grafica della scrittura Interviene: Kazuko Hiraoka (calligrafa)
Dopo una breve introduzione alla storia della lingua giapponese, la maestra Kazuko Hiraoka spiegherà come l’alfabeto giapponese hiragana sia stato sviluppato a partire dai caratteri ideografici (chiamati “kanji” in Giappone e “hanzi” in Cina), passando poi ad un esempio di confronto tra il tipo di scrittura della poesia tradizionale cinese e giapponese illustrando visivamente la differenza nella scrittura calligrafica di questi due grandi paesi dell’Estremo Oriente.
Volpi magiche e spiriti inquieti nell’età di internet: influenza della narrativa fantastica classica e del folklore tradizionale giapponesi sui mezzi di comunicazione di massa contemporanei Interviene: Massimo Soumaré (scrittore e traduttore)
I racconti del sovrannaturale e le credenze negli esseri fantastici del folklore hanno in Giappone una lunga tradizione ininterrotta risalente in letteratura fino alle prime opere del paese come, ad esempio, il Kojiki (Vecchie cose scritte, 712 d.C.) e il Taketori monogatari (Storia di un tagliabambù, X secolo). In seguito, hanno conosciuto un grande sviluppo nel corso del Periodo Edo (1603-1868) e sono state presentate in Occidente da Lafcadio Hearn (1850-1904) fino ad assumere, come parte integrante del tessuto culturale di una nazione i cui abitanti credono profondamente nell’esistenza dei kami - gli spiriti degli esseri viventi e degli oggetti - un ruolo importante anche negli odierni mezzi di comunicazione di massa.
Attori Kabuki e loro ritratti Interviene: Akane Fujisawa (esperta di teatro tradizionale e cultura giapponese premoderna)
Il teatro Kabuki, definito il fiore della cultura popolare di Edo, si è sviluppato in contemporanea all’ukiyo-e. Dalla metà del Periodo Edo (1603-1868) hanno cominciato ad apparire stampe di ritratti degli attori le quali sono state utilizzate come pubblicità di quest’ultimi. Così sono nate molte opere d’arte. Sono stati stampati anche numerosi disegni che descrivevano gli attori non solo mentre recitavano in teatro, ma anche durante la loro vita quotidiana. Esistono inoltre ukiyo-e in cui gli attori stessi promuovono dei prodotti ed è estremamente interessante notare come già nel Periodo Edo esistesse un moderno sistema pubblicitario che impiegava le “star” del tempo. Tramite i ritratti, Akane Fujisawa presenterà un inatteso modo di divertirsi con gli ukiyo-e.
L’ukiyo-e e la moda di Edo: l’ukiyo-e come mass media Interviene: Murasaki Fujisawa (esperta di arte giapponese e di cultura del Periodo Edo)
L’illustrazione e l’animazione giapponesi sono oggi amati da molte persone nel mondo. Murasaki Fujisawa parlerà delle affascinanti opere artistiche che ne stanno all’origine, in particolare delle stampe ukiyo-e che possedevano una forte funzione di mezzo di comunicazione di massa. L’ukiyo-e, infatti, a partire dalla seconda metà del XVII secolo per più di duecento anni ha continuato ad affascinare la gente in qualità d’arte capace di descrive la realtà delle varie epoche. I colori brillanti delle tecniche di incisione d’alto livello e la ricca variazione di espressioni dei grandi maestri hanno saputo farli apprezzare dando, al contempo, vita ad una grande quantità di opere di ampio genere. Una parte di queste, esportate all’estero, hanno ispirato anche gli impressionisti e l’Art Nouveau francesi. Nella cornice della mostra di Torino in cui è esposta una collezione di pezzi eccellenti si parlerà dell’attività dei maestri di ukiyo-e che possono giustamente essere definiti i precursori degli odierni illustratori.
Matatabi: viaggio immaginario a Edo Interviene: Giorgio Arduini (criminologo)
Matatabi, nel suo significato letterale, indica il “viaggio a piedi” che nel Giappone precedente alla modernizzazione tecnologica della Restaurazione Meiji (1868–1912) rappresentò una comune modalità di spostamento. I paesaggi, le stazioni di posta e i misteriosi viandanti incontrati lungo il percorso costituiscono lo spazio immaginato del “mondo fluttuante” quanto gli innumerevoli artigiani, attori e manovali che popolavano le città - meta per il viaggiatore e luogo d’origine di questa realtà alternativa nella quale avevano altresì diritto di cittadinanza personaggi di fantasia, eroi leggendari ed esseri sovrannaturali.
Japan in Five Ancient Chinese Chronicles-alle origini del Sol Levante: le più antiche cronache sul Giappone Intervengono: Massimo Soumaré (autore), Davide Mana (traduttore)
Presentazione del volume Japan in Five Ancient Chinese Chronicles: Wo, the Land of Yamatai, and Queen Himiko di Massimo Soumaré, traduzione in inglese di Davide Mana, edito dalla Kurodahan Press I fondamenti culturali del Giappone sono intimamente legati all’Asia continentale. Cina e Corea in particolare hanno aiutato la formazione dei primi regni giapponesi in molti modi, con secoli di immigrazioni e scambi culturali. L’introduzione della cultura del riso, il sistema di scrittura cinese e il sistema di governo della burocrazia imperiale cinese sono forse gli esempi meglio conosciuti, ma l’influenza della cultura continentale sull’arcipelago nipponico fu persistente. Questo lavoro presenta per la prima volta in inglese un comprensivo e comparativo studio dei contenuti di famosi testi storici cinesi (i primi in assoluto a parlare del paese del Sol Levante), giapponesi e coreani che sono fondamentali per la conoscenza della storia antica del Giappone. Le traduzioni di documenti dalla Cronaca dei Wei alla Storia dei Song sono assai utili per studiosi, studenti e tutti coloro che nutrono interesse nella storia e cultura giapponese e gettano una nuova luce su aspetti poco noti dello scambio interculturale, contribuendo alla conoscenza dell’intera Asia orientale.
L’arte di Akemi Takada: dimostrazione di disegno Interviene: Akemi Takada (illustratrice)
Akemi Takada mostrerà al pubblico come realizza le sue opere, concentrandosi in particolare sulla fase di colorazione delle sue illustrazioni.
L’arte di Minae Takada: dimostrazione di incisione su rame Interviene: Minae Takada (illustratrice)
Minae Takada mostrerà al pubblico come realizza le sue incisioni utilizzando carta di fabbricazione giapponese.
L’arte orientale a Torino Interviene: Franco Ricca (direttore del MAO)
Franco Ricca direttore del MAO-Museo d’Arte Orientale di Torino parlerà dei rapporti delle istituzioni culturali della città con l’Oriente, specificatamente di quelli con il Giappone.
Manga: fumetto e società contemporanea Interviene: Massimo Melotti (critico d’arte e sociologo)
Massimo Melotti parlerà dei manga e di come essi si leghino profondamente al concetto di realtà nella società contemporanea.
Profili dei partecipanti
Giorgio Arduini Nato a Torino nel 1969, ha conseguito la laurea in Lingua e letteratura giapponese presso l’Università di Torino con una tesi sul crimine organizzato nipponico dal titolo Yakuza. Un’altra mafia. Perfezionatosi in Criminologia e Psicologia investigativa, ha pubblicato alcuni articoli sulla rivista Narcomafie e partecipato al volume Le vie spirituali dei briganti, 2006, con il saggio Yakuza: quando “la via dell’eccesso” incrocia la via degli dèi.
Luca Della Casa Nato nel 1976 a Bologna, si è laureato in Storia del Cinema con una tesi sull’opera di Osamu Tezuka. Dal 1999 è selezionatore di anteprime e organizzatore di retrospettive cinematografiche per il Future Film Festival di Bologna, nonché consulente per festival internazionali. Ha scritto per diverse riviste di cinema e animazione da Voci Off a JapanAnimation collaborando con case editrici come DeAgostini e Phaidon. È tra gli autori della piccola storia dell’animazione Abracamovie e del libro Satoshi Kon: Il cinema attraverso lo specchio.
Akane Fujisawa Docente presso la Gakushuin University, la Tokyo Gaikokugo University, la Tokai University e il Gakushu shogai center, è specializzata in letteratura e cultura giapponese premoderna e storia del teatro tradizionale ed è anche editor della International Ukiyo-e Society. Collabora con numerosi musei di tutto il mondo.
Murasaki Fujisawa Docente presso nove atenei giapponesi - la Gakushuin University, la Kokugakuin University, la Tamagawa University, la Chuo University, la Toyo University, la Musashino Art University, il Chiba Institute of Technology, il Sugino Fashion College e la Ryotokuji University - è specializzata in arte giapponese, ukiyo-e e cultura Edo. È inoltre direttrice esecutiva della International Ukiyo-e Society. Collabora con numerosi musei di tutto il mondo.
Stefano Gariglio Critico cinematografico, si è laureato al DAMS di Torino e lavora nel campo del video con particolare riferimento alla sottotitolazione dei film. È membro dell’associazione culturale neo(N)eiga con cui ha scritto articoli su riviste e contribuito a pubblicazioni sul cinema giapponese, d’animazione e non.
Fulvio Gatti Astigiano classe ‘83, è giornalista, editor, traduttore e sceneggiatore. Appassionato di cinema e letteratura di genere, scrive su testate locali e nazionali. Ha tradotto saggi sul fumetto, scritto cortometraggi e spot e collabora con la Pavesio Productions in qualità di redattore e addetto stampa. Nel progetto Kitsukiba svolge il ruolo di editor.
Reiko Hikawa Nata nel 1958 a Tokyo, si laurea all’Universita Waseda della capitale dove entra a far parte del Waseda mystery club al contempo frequentando il circolo amatoriale di letteratura fantasy Rolarious attivo ancora oggi. Suo padre è il direttore e poi critico musicale Shigeru Watanabe (1927-1998) e i suoi zii gli scrittori di romanzi gialli Ro Hikawa (1913-1989), candidato nel 1952 al Premio Naoki (uno dei due maggiori premi letterari giapponesi), e Kenji Watanabe (1919-1976), primo segretario generale del Club degli scrittori di polizieschi del Giappone, entrambi apprezzati dal famoso Edogawa Ranpo (1894-1965). Da principio si interessa alla musica imparando fin da bambina a suonare il piano sotto la guida dei più noti maestri ma poi, anche per influenza degli zii paterni, la sua attenzione si sposta verso la scrittura. Si cimenta pure con il fumetto e conosce numerosi artisti divenuti personaggi di spicco del mondo del manga e del disegno giapponese noti anche in Occidente come Yoshitaka Amano, Akemi Takada e Haruhiko Mikimoto i quali hanno poi illustrato diverse sue opere. Dopo aver lavorato in una casa di produzione musicale, nel 1987 traduce il romanzo La catena spezzata del ciclo di Darkover di Marion Zimmer Bradley (1930-1999). Nel 1988 debutta a sua volta come scrittrice professionista con la quadrilogia di Basetto eiyuden Eruvazu (Storie degli eroi di Bassett: Elverz), ognuno dei cui volumi vende circa centomila copie, proseguendo la sua attività negli anni successivi scrivendo oltre cento romanzi ed imponendosi come una dei principali esponenti del fantasy giapponese ed una tra le fondatrici della sword and sorcery nipponica.
Kazuko Hiraoka La Maestra Kazuko Hiraoka si è laureata in arti grafiche e design nel 1973 all’accademia d’arte Bijutsu University di Musashino. Dopo aver lavorato come graphic designer alla Sony ha poi fondato in partnership la G.C. Inc. di Tokyo, azienda di cancelleria con la responsabilità della Direzione Creativa. Nel 1999 ha acquisito il titolo di Maestra calligrafa dopo 15 anni di intensi studi presso la Akitsu-Kai, la più importante scuola di arti grafiche in Giappone, sotto la guida del grande Kanichi Nakata, Maestro della famiglia imperiale. Nel 2000 si è trasferita a Torino dove opera alla diffusione della calligrafia e cultura giapponesi. In particolare, negli ultimi anni ha esposto in diverse mostre e a supporto di manifestazioni dedicate alla cultura del Sol Levante.
Fabio Lastrucci Scultore, illustratore e scrittore, ha lavorato per le principali reti televisive nazionali e il Teatro lirico, con il Golem Studio ed attualmente con l’atelier Forme. Pubblica nel 1987 l’albo a fumetti La guerra di Martìn, riduzione dello spettacolo omonimo di F. Silvestri. Nel 1997 realizza illustrazioni per il corto Il mare di sotto, presentato alla 55° Biennale del cinema di Venezia. Con Digigraf produzioni, realizza sequenze animate per uno spot de Il Mattino e per la trasmissione televisiva Furore RAI 1, edizione 2000. Per la città di San Giorgio a Cremano pubblica gli albi didattici Esodare incerto e Cerca di non scoppiare nel 2001 e 2002. Ha collaborato come illustratore alle agenzie pubblicitarie First Agency e TimeStudio e con le riviste Napoli Oggi, Ponti Rossi e Hystrio. Ha realizzato storyboards per numerose produzioni video e corti pubblicitari. Nel 2003 espone una personale di fumetti in Francia, all’interno della rassegna Naples Baroque – Médiathèque d’Odyssud – Blagnac. Come autore di testi ha pubblicato racconti in numerose riviste e antologie edite da Stregatto Editore, Malatempora, Il Foglio Letterario, Ghost, Xenia, CS_libri e DelosBooks. È anche tra i soci fondatori dell’associazione culturale Viv’arte, per la quale cura insieme a Ramiro Dell’Erba il reading annuale Strange Tales.
Federico Madaro Sinologo e titolare della Libreria Mangetsu, specializzata in pubblicazioni sull’Asia, affianca l’attività di insegnamento della lingua cinese alla curatela di pubblicazioni e traduzioni di testi sulla Cina per editori quali Cafoscarina, Ippocampo, Empiria.
Davide Mana Nato a Torino nel 1967 e paleontologo per professione, Davide Mana ha lavorato come consulente, course designer, formatore e ricercatore freelance per le università di Torino, Trieste, Parma, Urbino e Cagliari. Attualmente sta lavorando al proprio Dottorato di Ricerca presso l’Università degli Studi Carlo Bo, ad Urbino. Autore e traduttore pubblicato internazionalmente, e con una lunga passione per l’Oriente, è il responsabile della progettazione e conduzione dei due corsi introduttivi di Filosofia Taoista e di Cultura Zen presso il CentrOriente di Torino.
Massimo Melotti Critico d’arte e sociologo, è responsabile delle Relazioni Esterne del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. S’interessa ai processi creativi e a come mass media e tecnologia virtuale mutano il concetto di realtà nella società contemporanea. È docente all’Università e all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove tiene un corso sperimentale di Sociologia dell’arte.
Fabrizio Modina Creativo polivalente, è partito dal mondo dell’arte per approdare alla moda, l’interior design e la regia di eventi. Ha assemblato una collezione, tra le più importanti in Italia, dedicata agli eroi dello spazio ormai assurti a mitologia contemporanea. Con circa 6000 pezzi a disposizione, la Collezione Modina documenta attraverso i giocattoli, il percorso creativo e tematico sviluppato dalla fantascienza americana e nipponica degli ultimi settant’anni, ripartito tra i tre principali media disponibili: i super eroi per la carta stampata, gli anime (disegni animati) giapponesi per la televisione e la saga di George Lucas per il cinema. Nel 2005, 600 pezzi sono stati oggetto di prestito per la mostra Cose da un Altro Mondo, esposizione dedicata al cinema di fantascienza, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino. Attualmente si sta dedicando allo studio dei robots giapponesi, ed è autore e conduttore di Super Robots Files rubrica settimanale didattico/informativa dedicata al mondo dei giganti d’acciaio del Sol Levante, in onda sulla radio in streaming AnimeWebRadio e presentata sotto forma di documentario di montaggio a Lucca Comics e Torino Comics. È co-curatore della mostra Manga Impact, il mondo dell’Animazione Giapponese, realizzata dal Festival del Film di Locarno, Svizzera, e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Vittorio Pavesio È fondatore della casa editrice di fumetti torinese che porta il suo nome nonché della popolare kermesse Torino Comics. Come disegnatore ha creato personaggi quali Lockness (testi di Alberto Setzu) e Alan Dog, pubblicando negli anni sulle testate Dodo, Il Corriere dei Piccoli e altri. Si avvalgono del suo stile inconfondibile con la matita molte campagne pubblicitarie rivolte ai piccoli e non solo.
Franco Pezzini Saggista e critico, laureato in Diritto Canonico con la tesi Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, studia i rapporti tra letteratura, cinema ed antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Tra i fondatori della rivista L’Opera al Rosso, collabora alle riviste L’Indice dei libri del mese, LN - Libri Nuovi e Carmilla on line. Ha pubblicato i saggi Cercando Carmilla. La leggenda della donna vampira; insieme ad Arianna Conti, Le vampire: Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing; e più recentemente, insieme ad Angelica Tintori, The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo per i tipi Gargoyle Books. E' vicepresidente del Comitato scientifico di Autunnonero - Festival Internazionale di Folklore e Cultura Horror.
Franco Ricca Già ordinario di Chimica Teorica nell’Università di Torino, è direttore del Museo d’Arte Orientale di Torino (MAO) e membro dell’Accademia delle scienze di Torino.
Massimo Scorsone Filologo, si occupa prevalentemente di poesia umanistica e rinascimentale, pur senza escludere occasionali incursioni presso altre province letterarie. Già curatore di PARTHENIAS – Collezione di poesia neolatina e socio della IANLS – International Association for Neo-Latin Studies, fa parte dell’editorial board de “Lo Stracciafoglio – Rassegna semestrale di italianistica online” ed è membro del Consiglio Scientifico di SuRSUm – Sussidi alla Ricerca negli Studi Umanistici, Centro Interdipartimentale di Ricerca dell’Università di Torino, per il quale ha ideato e gestisce con Domenico Chiodo lo strumento multimediale “Repertori Iconografici del Cinquecento”, applicazione nata all’interno del progetto GID (Galleria Iconografica Digitale). Alterna alle attività di ricerca quelle di curatore e traduttore per vari editori italiani.
Massimo Soumaré Traduttore, scrittore, curatore di antologie, insegnante di lingua giapponese, ricercatore indipendente, consulente per il Giappone collabora con riviste specializzate sulle culture orientali quali Quaderni Asiatici (Centro di Cultura Italia-Asia “G. Scalise”) e A Oriente! (La Babele del Levante), per cui ha anche curato il numero bilingue relativo al Giappone (2002), con riviste di cultura letteraria come LN-LibriNuovi (C.S. Cooperativa Studi), Semicerchio (Le Lettere), Studi lovecraftiani (Dagon Press), Ronza (Asahi Shinbunsha, Tokyo), Komatsu Sakyo Magazine (IO Corporation, Tokyo) e cultura cinematografica come Nocturno (Cinema Bis Comunication). Ha redatto le note di letteratura giapponese moderna per il Grande dizionario enciclopedico Nova della casa editrice UTET (2001). Ha inoltre tradotto varie opere di scrittori giapponesi moderni e contemporanei, numerosi saggi, curato dibattiti tra scrittori italiani e giapponesi. Suoi racconti sono stati pubblicati su varie antologie quali ALIA (CS_libri), Fata Morgana (CS_libri), Tutto il nero del Piemonte (Edizioni Noubs) e Igyo Collection (Kobunsha, Tokyo) e sue opere sono state tradotte e pubblicate anche in Giappone, Cina e USA. Insegna lingua giapponese presso il CentrOriente di Torino, l’Associazione Interculturale Italia-Giappone SAKURA e la Fondazione Università Popolare di Torino.
Akemi Takada Disegnatrice ed illustratrice, dopo essersi laureata alla famosa Tama Art University di Tokyo viene assunta nella casa di produzione Tatsunoko Productions che lascia nei primi anni ’80 per collaborare poi con lo Studio Pierrot, in seguito dedicandosi all’attività di artista freelance. Ha realizzato le illustrazioni ed i character design delle più note serie animate giapponesi. Anime molto noti anche in Italia quali Lamù, la ragazza dello spazio, L’incantevole Creamy, Cara dolce Kyoko, È quasi magia Johnny, Mobile Police Patlabor e Fancy Lala. Ha inoltre collaborato alla realizzazione delle illustrazioni di numerosi videogiochi e pubblicato un gran numero di volumi di raccolte di disegni. Recentemente si è anche dedicata al disegno e alla realizzazione pratica di gioielli creando un suo proprio marchio. Internazionalmente nota, è una dei più importanti artisti giapponesi nel settore.
Minae Takada Nata a Tokyo, si laurea alla Joshibi University of Art and Design specializzandosi in design industriale. Ha lavorato presso la Sanrio Company come designer, e nel 1983 ha vinto il premio opera meritevole alla terza edizione del concorso di illustrazione Shi to meruhen; nel 1985 si diploma al concorso di illustrazione indetto dalla rivista mensile MOE, in seguito svolgendo la sua attività in collaborazione con un gran numero di riviste ed in diversi campi in qualità di freelancer. Ha realizzato le copertine di molte pubblicazioni di note case editrici e le illustrazioni di vari volumi. Si è aggiudicata numerosi premi per le sue incisioni su rame.
Silvia Treves È laureata in biologia con specializzazione in biochimica; dopo alcuni anni come borsista presso l’università di Torino, da tempo si guadagna da vivere insegnando scienze e matematica. Per lavoro è costretta a parlare moltissimo, nel resto del tempo quindi preferisce leggere e scrivere. È coordinatore della rivista LN-LibriNuovi e curatore dell’antologia Fata Morgana, entrambe edite da CS_libri. Ha pubblicato diverse opere e vinto il Premio Omelas. Ha pubblicato racconti su varie antologie tra cui Tutto il nero del Piemonte (Edizioni Noubs) e il romanzo uscito nel 2009 per CS_libri Sarà ieri.
Presenterà l’iniziativa il direttore dell’Accademia, il professor Guido Curto.
Sul sito della mostra sarà presto disponibile l’orario dei singoli interventi.
Sito ufficiale della mostra: http://mostregraficagiapponese.wordpress.com/ Sito ufficiale dell’Accademia Albertina: http://www.accademialbertina.torino.it
Donata Massobrio Relazioni Esterne-Ufficio Stampa Accademia Albertina di Belle Arti Via Accademia Albertina n.6, Torino Tel.: 011.889020-fax 011.8125688 E-mail: ufficio.stampa@accademialbertina.torino.it
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Modificato da - Himiko in data 11 gen 2010 16:32:56 |
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Himiko
Yokai
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Inserito il - 14 gen 2010 : 00:05:02
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Oggi si inizia!!!
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Himiko
Yokai
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Getter
Zero Children
Città: Udine
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Inserito il - 19 gen 2010 : 20:38:20
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Dovrei esserci il 30 o il 31. Incrocio le dita. |
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Himiko
Yokai
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Himiko
Yokai
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Himiko
Yokai
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Inserito il - 06 feb 2010 : 23:53:11
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Il convegno e' terminato ed e' stato un ottimo successo!!! Ultima settimana della mostra. L'ultimo giorno, domenica 14 febbraio, apertura eccezionale fino alle 11:00 di sera! |
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Himiko
Yokai
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Inserito il - 27 feb 2010 : 13:09:47
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Decisa la pubblicazione degli atti del convegno "Tra arte e letteratura, tra Italia e Giappone"!!! Usciranno in autunno (verso settembre-ottobre). |
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