Asian Feast - Il Forum di Cinema e Cultura Asiatica

Mark 3 ha scritto:

In verità Mighty Princess non è nulla di che. La prima parte, anche piena di stereotipi, è molto divertente, ma la seconda è una zappa-zuppa zeppa di voli wuxiapianici (tranquillo Miché, patinati e CGosi). Ma sì, lei è adorabile

.

Secret Sunshine, che avevo già visto ma che non ho saputo disertare, grandissimo film-dolore, grandissima Jeon Do-yeon, Song Kang-ho in una parte che solo lui poteva fare, ma ancora non riesco a capire la posizione conclusiva di Lee. Interessantissimo il "dialogo" col pubblico dopo la proiezione. Si è stupito molto nel vedere il dvd di Peppermint Candy che gli ho fatto autografare. ^^

Beautiful è una kimkidukata pazzesca, senza filo né fondo né cucitura (qui si dice così). Un pasticcio inutilmente retorico, insopportabilmente sconnesso, inesorabilmente barboso. E lasciamo perdere la faccenda "microfoni"... B\

Maundy Thursday, se non fosse che mi ha un pelino coinvolto, lo stroncherei all'istante. Una prima parte noiosissima (finché arriva un po' di sangue) sfocia poi in un dramma carcerario sulla pena di morte che più banale (e hollywoodiano) non si può. Meno male c'era l'adorabile (ma non brava) Lee Na-yeong e un supercast all-star con un sacco di facce note e meno note ai frequentatori di cinema coreano.
Piccola nota personale: casualmente, stamattina ho visitato il museo criminale, tra cere di serial killer, storie allucinanti e sedie elettriche: tutto un altro mondo (e purtroppo è quello vero).

Beastie Boys ha dei protagonisti talmente odiosi da minare la fruibilità del film, che già di per sé non è tanto entusiasmante. Un viaggio nella vita sregolata, falsa e meschina di un pugno di giovani gigolo. Aspetto che Mr Lupo mi racconti il finale.

Riprendo Viva Love, aggiungendo che la storia certo non brilla per verosimiglianza, ma riesce in qualche modo a comunicare i sentimenti della protagonista, signora di mezz'età che si innamora (ricambiata) di un giovanotto. Una commedia molto misurata, costantemente in bilico tra il divertente e l'amaro, che solo nel finale si concede a bizzarrie e deliri da rivoluzione sessuale in età avanzata.

Never Forever a Verona l'avevo giudicato troppo americano, ma lo spirito di sacrificio della protagonista, la svolta passionale, la conclusione ellittica, perfino la cura per la fotografia e le scenografie, hanno tutti una marcata coreanità.

Bene. E' stato tutto molto bello. Soprattutto Lee Chang-dong e Breathless. E scambiare quattro chiacchiere con il regista di Breathless. Buona continuazione a chi è rimasto (1).

Mark 3 a casa