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 66esima mostra del cinema di Venezia

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Calza Inserito il - 30 lug 2009 : 14:18:40
Come ogni anno solida rappresentanza di cinema orientale alla mostra del cinema di Venezia! Sperando di fare cosa gradita ai più, riporto qui sotto una lista delle proiezioni orientali che saranno presenti quest'anno in concorso e non...

POU-SOI CHEANG - YI NGOI (ACCIDENT)
Cina-Hong Kong, 89'

VIMUKHTI JAYASUNDARA - AHASIN WETEI (BETWEEN TWO WORLDS)
Sri Lanka, 80'

SHINYA TSUKAMOTO - TETSUO THE BULLET MAN
Giappone, 80'

YONFAN - LEI WANGZI (PRINCE OF TEARS)
Cina - Taiwan, Hong Kong, 120'

FRUIT CHAN, CUI JIAN - CHENGDU, WO AI NI (CHENGDU, I LOVE YOU)
Cina, 78'

ANURAG KASHYAP - GULAAL
India, 140'

ANURAG KASHYAP - DEV D
India, 144'

THAC CHUYEN BUI - CHOI VOI (ADRIFT)
Vietnam, 110'

PEPE DIOKNO - ENGKWENTRO
Filippine, 60'

HAIBIN DU - 1428
Cina, 115'

AMIT DUTTA - AADMI KI AURAT AUR ANYA KAHANIYA (THE MAN’S WOMAN AND OTHER STORIES)
India, 78'

XIAOLU GUO - WOMEN CENGJING DE WUCHANZHE (ONCE UPON A TIME PROLETARIAN: 12 TALES OF A COUNTRY)
Cina, 76'

GUAN HU - DOU NIU (COW)
Cina, 105'

JIE LIU - TOUXI (JUDGE)
Cina, 100'

SUNG-IL JUNG - CAFÉ NOIR
Corea, 197'
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
paolone_fr Inserito il - 21 set 2009 : 14:40:49
visti alla rassegna milanese:

LEBANON, Samuel Maoz

1982, prima guerra del libano. primo giorno al fronte per 4 carristi e il loro mezzo, affidati a una missione a prima vista facile, che si rivelerà una trappola di sangue. girato all'interno di un carrarmato (das boot?), con apertura sul mondo esterno fatta solo di un mirino, il film è ben girato anche se scritto pare un po' meno solidamente. porta un punto di vista forte e interessante, nelle premesse, e la ricostruzione - seppur sommaria e parziale - del conflitto (l'intervento siriano, la falange maronita, ...) di un lato della vicenda. da parte israeliana, è dunque ancora presto per aspettarsi anche un parziale mea culpa (lo stesso walzer con bashir l'aveva sublimato nella poesia della rimozione, pur cercando di morder(si) la coda), e va bene anche così. il cinema è cinema. questo è cinema che coinvolge, respira e fa pensare. buon cinema davvero. anche se le qualità di un leone d'oro a me almeno non le ha mostrate.

CELDA 211, Daniel Monzón

storia della ribellione dei detenuti in un carcere spagnolo, con incroci con l'eta, i media, il sistema carcerario duro spagnolo, la violenza della polizia, la vita di galera e i suoi intrighi di potere, tutto visto con gli occhi di una guardia carceraria che, nuova sul posto di lavoro, rimane dalla parte sbagliata della barricata quando la rivolta comincia.
grandissimo film: intenso, vissuto, politico, romantico, vero.

HONEYMOONS, Goran Paskaljevic

due storie di fuga, o di volgia di fuggire: una in albania, l'altra in serbia. in mezzo, il matrimonio, l'amore, il sogno dell'europa, la durezza della realtà, il cambiamento dei balcani e quello che nei balcani rimane sempre uguale (la chiave di volta, tra serbia e albania, e proprio il kosovo.
la mano di paskaljevic è sempre ferma, l'occhio pietoso ma onesto, la capacità di ridere amaro e di spaventare intatta da la polveriera. peccato solo per il digitale di bassissima qualità.
un film da pensare.

Ameonna Inserito il - 11 set 2009 : 23:20:06
ma che è successo??? come mai???

ok, ho letto su facebook. che sfiga...
che oltretutto stamattina non ero in turno, se no provavo a farti imboscare
Mark 3 Inserito il - 11 set 2009 : 23:11:17
Bella giornatina di merda. Non sono riuscito a vedere nulla. Un viaggio a vuoto. In più è morto un mio zio. L'11 settembre porta sfiga...
paolone_fr Inserito il - 11 set 2009 : 14:32:29
che si dice del leone d'oro?
Ameonna Inserito il - 11 set 2009 : 01:47:44
Getter ha scritto:
ad Ameonna e ai suoi due accompagnatori Bip e Bip.


ora martin è obbligato a spiegarla
Sussurro Inserito il - 08 set 2009 : 16:05:12
Che invidia.
paolone_fr Inserito il - 08 set 2009 : 15:39:53
mini reportage personale dalla prima settimana:

LE OMBRE ROSSE, Citto Maselli
vecchio e inutile. un buono specchio della velleitarietà di molto cinema nostrano. con l'aggravante che gli intenti del film erano proprio qulli di criticare l'intellettualismo immobile che trasuda da ogni fotogramma. basta. basta. basta.

SHERHAZADE, TELL ME A STORY, Yousry Nasrallah
una donna e il suo paese: l'egitto di oggi. un ritratto di una società spaccata e discriminatrice: con le donne, con i poveri, che subiscono, ma che non si adeguano. come moderne sherahzade, le donne del film si raccontano nel programma tv della protagonista, finché un giorno sarà proprio lei a doversi raccontare. storie di soprusi, di corruzione, di ingiustizia, di un paese malato, di una classe politica corrotta, di media allineati e statalizzati. parla all'egitto, ma non solo. e c'è spazio anche per portare sullo schermo, con la scusa dei racconti di queste donne, le storie di un egitto che naghib mafuz aveva rappresentato al mondo nei suoi libri.

LIFE DURING WARTIME, Todd Solondz
riprende il discorso lasciato con Happiness, quelle situazioni famigliari, stavolta all'ombra sfumata dell'11 settembre. fa i conti con l'insicurezza, l'incomprensione del concetto di perdono, il dolore delle relazioni. sempre con quel tono ironico e straniante che ha fatto un culto del suo regista. però, alla lunga, lo straniamento finisce in distrazione. e un po' stanca.

THE ROAD, John Hillcoat
tratto dal romanzo di Cormac McCarty, questo film mette un padre e un figlio sulla strada della flebile speranza in mezzo a un mondo devastato (nella natura, nei paesaggi, nei suoi pochi sopravvissuti abitanti) dai postumi di un disastro planetario. ambientazione di gran fascino, retorica di famiglia e speranza, anche fiera, ma ridondante.

LOURDES, Jessica Hausner
ecco invece un film antiretorico, dal tocco delicato, neutro ed elegante, che sa raccontare un miracolo avvenuto a Lourdes a una ragazza paraplegica con uno stile asciutto ed elegante e la capacità di stare sempre sul pezzo, senza risparmiare dubbi, incertezze, gioie, dolori e umanità di tutti i partecipanti: i pellegrini, i religiosi, i volontari. onore al merito, la più bella sorpresa di questa prima settimana di concorso.

SOTTO I TUOI OCCHI, Cinefiat

messaggio promozionale d'epoca della fiat 522, proveninete dagli archivi della casa automobilistica, che mostra la fabbrica degli anni trenta.

MARGHERITA TRA I TRE, Ivo Perilli
gustosa commedia degli equivoci, garbata e a tratti spumeggiante, nella quale la diva di allora, assia noris, si fa in tre per convincere gli scettici zii del fidanzato ad acconsentire alle nozze. bei tempi che furono.

BAD LIUTENANT: PORT OF CALL NEW ORLEANS, Werner Herzog

come già scritto di là, non si tratta di un remake e si tratta invece di un bel film con tanti perché. molto in parte il buon nicola gabbia, sciroccato, tossico, puttaniere e minchione oltremodo.

PRINCE OF TEARS, Yonfan
Gli anni 50 a taiwan sono quelli della res dei conti dei nazionalisti contro i simpatizzanti comunisti, con migliaia di vittime del cosiddetto terrore bianco. qui yonfan, oggetto misterioso del cinema hkese, ambienta la storia di una famiglia e del suo mistero, esploso dopo l'arresto dei genitori da parte della polizia militare. poesia ed ellissi, come nel miglior cinema taiwanese, fanno da compagne alla magia di suoni e colori che porterà a un finale doloroso e melanconico.

PROVE PER UNA TRAGEDIA SICILIANA, John Turturro e Roman Paska
Turtrurro torna in sicilia per cercare spunti per un suo nuovo film con protagonista un puparo siculo. questa pellicola racconta il suo viaggio, tra pupi, camilleri, conventi, tonnare e mediterraneo salso e color del vino. una bella prova.

ONCE UPON A TIME PROLETARIAN: 12 Tales of a country, Guo Xiaolu
la ragista del film pardo d'oro poche settimane fa porta a venezia l'altra faccia del sogno di fuga che animava la protagonista di She a Chinese, quella dei cinesi che nel loro paese sono in gabbia, miserabili in un modo o nell'altro e senza prospettive se non un lavoro che è soddisfazione e benessere per pochissimi, e fardello per i più. tra nostalgie di mao e spietata quotidianità, un documentario di 12 storie che la censura cinese casserebbe subito, se potesse (prodotto in europa, infatti), denso di storia ma grezzo di stile. realizzato troppo in fretta, probabilmente.

ACCIDENT, Soi Cheang
un gruppo di assassini che elimina le proprie vittime inscenando articolati incidenti viene messo sossopra dalla morte accidentale di uno dei suoi membri. sospetti e tradiemnti sono dietro l'angolo, e la mente del gruppo incomincia la sua discesa verso inferi della psiche popolati di pericolosi fantasmi. si innesta sulla scia i mad detective di to e esce con le sue geometrie, le sue architetture, le sue ellissi e le sue ombre a raccontare più di personaggi di genere. bravo soi cheang a non farsi catturare da quelli che dog bite dog, a cambiare e a farlo con un film solidissimo e da rivedere al più presto.

TETSUO THE BULLETMAN, Shinya Tsukamoto

tetsuo for dummies, di tutt'altro impatto probabilmente per chi tetsuo non lo conosceva. non brutto in generale, ma inutile.

MY SON, MY SON, WHAT HAVE YE DONE, Werner Herzog
il primo film a sorpresa è un altro film di herzog, stavolta prodotto da lynch. la storia è quella di un figlio che uccide l'anziana madre con una spada e si barrica in casa con due ostaggi. all'arrivo della polizia e di amici e fidanzata del protagonista, si incomincia a scandagliare il passato dell'uomo alla ricerca dei moventi del matricidio. un film che diverte ed evade le risposte che lo spettatore vuole, e già questo non può che essere un punto a favore. My Son esplora l'ignoto (che novità, c'è herzog...), ad essere precisi l'ignoto della psiche di un uomo che arriva ad uccidere la madre con una spada, il mistero delle sue frasi sconnesse, del suo mondo delirante fatto di fenicotteri, struzzi, galli giganti, farina d'avena, ...
nasconde e si nasconde, e alla fine senbra quasi voler dire che sì, in effetti la realtà è molto più semplice di come ce la costruiamo nella testa. bel colpo. e bell'accoppiata col cattivo tenete di new orleans.

INSOLACAO, Felipe Hirsch e Daniela Thomas
rapsodia estiva in una città vuota al centro del brasile. smarrimenti esistenziali e tanta, tanta noia. due sottotitoli possibili:
-(il brasile) non è un paese per bianchi
-quest'insolazione avrebbe potuto essere evitata con del caffé.
non privo di spunti interessanti, ma li affoga nella morte di ogni inquadratura.

VALHALLA RISING, Nicholas Winding Refn
nebbia, sangue e paganesimo: one eye, un misterioso e mostruosamente forte guerriero schiavo di un signore vichingo, si libera dalla prigionia, si vendica e se ne va lontano con un bambino che era aiuto del suo carceriere. sulla via, incontra un gruppo di vichinghi cristiani e si convince a partire alla vota di gerusalemme per la crociata. ma in mare una foschia densa inghiotte la barca, e l'approdo dopo settimane sarà ben lontano dalla terra santa: l'america.
fango, morte e redenzione.
un film che parla di ignoto e inesplorato, territorio che è fuori e dentro di noi, come il destino del suo protagonist, muto e con un solo occhio. e ne parla con più profondità questo guercio vichingo con uno sguardo che cento pagine di sceneggiatura e qualche milione di dollari di effetti speciali.
un esercizio di grossissimo fascino.

PEPPERMINTA, Pipilotti Rist
Pepperminta ha i capelli rossi, una passione insana per i colori, tanta voglia di amore e anarchia. fin da piccola la sua vitalità non era capita, era rifiutata dal sistema, ma lei non si è mai arresa, e il giorno in cui conosce due nuovi amici, diventa l'inizio di un'avventura colorata e in grado di cambiare il mondo.
la regista è una videoartista e si vede dall'uso che fa delle immagini. peccato che la storia sia proprio sottilissima e il ritmo stanchi dopo un po'. meglio per un corto o medio, magari.

ADRIFT, Bui Thac Chuyen
si comincia con il matrimonio di due giovani, ma la prima notte di nozze già non è consumata per l'ubriachezza di lui, che si addormenta. qui il disagio di relazioni asimettriche si insinua nella vita della ragazza protagonista, e presto il vortice comprenderà anche la sua migliore amica e il suo sottile innamoramento doloroso, il bel conoscente di quest'ultima, la donna che lo ama non ricambiata una vicina di casa che ama le vasche da bagno, un'anziana e misteriosa ex-inquilina dell'appartamento dove vive la coppia degli sposi...
ad hanoi si consuma questa commedia umana degli amori spesso univoci che mostre la discendenza dai pezzi migliori di Tran Ahn Hung. appassionante e davvero ben fatto.
Chaoszilla Inserito il - 08 set 2009 : 14:39:36
Tra parentesi, la mia teoria che Venezia porta sfiga e che ad ogni edizione crepa qualcuno di noto è confermata anche quest'anno.
luca Inserito il - 06 set 2009 : 14:38:17
Ameonna ha scritto:

sussurro ha scritto:

daiiiiii, c'hai scambiato qualche parola?


sì, facevamo battute sul montacarichi di merda che abbiamo al cine invece di un ascensore c'era pure la moglie.
comunque è tranquillissimo come persona, basta che non gli tocchi il lavoro
grande!!!
Getter Inserito il - 06 set 2009 : 08:50:12
Uff! Già di ritorno dopo la toccata e fuga veneziana. Un salutone a frrrrr, a Valentina e Burio (che coincidenza delle conicidenze ci siamo trovati proprio affianco durante la proiezione di Accident), ad Ameonna e ai suoi due accompagnatori Bip e Bip.
Ma soprattutto un sentito grazie a MdM per aver scelto per il viaggio Lido-ferrovia di prendere posto in coda al traghetto. Ci siamo beccati un cancro polmonare. Sono belle cose.
Francisg Inserito il - 05 set 2009 : 20:50:47
Mark 3 ha scritto:

Penso in concomitanza con la fine dell'ultimo spettacolo in Sala Grande.


Grazie, Mark 3 e grazie a Paolone per l'info!
sic! avevo i posti e il biglietto del treno e non sono potuta partire!

Pochi coreani, ma da vedere!!!! concordo!
http://www.koreaherald.co.kr/NEWKHSITE/data/html_dir/2009/09/02/200909020085.asp
Attendiamo tue recensioni!

Sul Manifesto una bellissima recensione di Mariuccia Ciotta su Yonfan

Bocchi Pier Maria ha come dire "sdoganato" tanto film orientali. Era (ed é) un punto di riferimento. Ho visto anche un bel documentario (regia di BAresi) in cui intervistò tutti... da Wkw a Stephen Chow ad Anthony Wong, Wilson Yip, era negli extra di un film BIM, Chungking Express
Poi dopo il FAr East Festival 2007 scrisse "Il cinema Orientale è morto..povero chi non se ne è accorto".
Scriveva le recensioni dei dvd asiatici su Film Tv.
Salutalo, CZ!




paolone_fr Inserito il - 05 set 2009 : 13:51:14
Mark 3 ha scritto:

Come da tradizione, io mi muovo solo per i coreani. Indi per cui l'11 settembre sarà il mio giorno, per beccare il promettente Cafè Noir (3 ore!), esordio di un noto critico, e il non ancora segnalato Faces of Seoul, terzo lavoro della regista di Never Forever. E, chi lo sa?, magari riesco a fermarmi per Rintaro...

Faces of Seoul (Seo-wool eui ul-gul), di Gina Kim - Usa, Corea, 93'


ahahah, a me se solo penso a un film coreano triste ispirato a dostoevsky e lungo tre ore mi vengono due maroni quadrati e spigolosissimi

appunti sparsi e rapidisssssimi:
-di accident me ne parlano bene in almeno due, e io bocchi non so chi sia (ci tengo a puntualizzare che uno dei due NON è l'uomo oliva, che pure si aggira al solita anche qua)
-prince of tears è come il fumo buono per davvero. anche se non te ne accorgi subito perché sei diostratto o che ne so, poi sale. inesorabile. due anni fa per the sun also rises mi era uscito che quella era la terza via per il cinema cinese. ebbene, yonfan nei venti minuti finali fa suo lo spunto di jiang wen. bellissimo.
-wong kar wai se la tira anche se viene a venezia per gli spot di yives saint laurent (o comne se scrive). anche senza occhiali da sole.
-il cattivo tenente (ma più che cattivo il suo è sciroccato) di herzog NON è un remake. attenderemo tutti con ansia che lui e ferrara si chiariscnao davanti a una bottiglia di whisky
-lourdes è un film molto bello, a dispetto di tutte le cose brutte che penso su certi argomenti.
-senza biglietti per la prima sera, ho visto la doppietta che guevara di soderberg. mi sono addormentato.
-citto maselli gira come si girava 30 anni fa. forse peggio. vecchi del cazzo. non se ne può più.
-layout della mostra non male quest'anno. inh attesa del mastodontico nuovo salone.
-alle giornate degli autori e sic non riesco mai a entrare. che je possino
-oggi nuvolo e tira vento. portate il giacchetto.

-voglio limonare con monica mok. così, en passant.

hasta luego
mNeMoNiA Inserito il - 05 set 2009 : 13:36:25
Alla fine anche io e Burio ci trattiamo bene e ci guardiamo Soi in sala grande, e a seguire Tsuka! Ci vediamo lì!!
Chaoszilla Inserito il - 05 set 2009 : 12:24:16
Pier Maria Bocchi mi comunica che Accident è bellissimo ma che probabilmente è piaciuto solo a lui.
Mark 3 Inserito il - 04 set 2009 : 23:48:53
Getter ha scritto:
Il primo minuto e qualcosa.
http://www.youtube.com/watch?v=iTLqiVbEFoY&fmt=18


<3 Figata! Spero sia tutto così! Ma... Luchino Rujisaki?!?!?!!???!??
Getter Inserito il - 04 set 2009 : 18:23:55
La prossima settimana a Venezia, Kingyo di Edmund Yeo.
http://www.kingyo-film.com/

Il primo minuto e qualcosa.
http://www.youtube.com/watch?v=iTLqiVbEFoY&fmt=18
MdM83 Inserito il - 04 set 2009 : 17:45:58
Mark 3 ha scritto:

Indi per cui l'11 settembre sarà il mio giorno


C'Mon Mark, bring the Towers down, yeahhhh!!!!
Mark 3 Inserito il - 04 set 2009 : 16:04:38
Come da tradizione, io mi muovo solo per i coreani. Indi per cui l'11 settembre sarà il mio giorno, per beccare il promettente Cafè Noir (3 ore!), esordio di un noto critico, e il non ancora segnalato Faces of Seoul, terzo lavoro della regista di Never Forever. E, chi lo sa?, magari riesco a fermarmi per Rintaro...

Faces of Seoul (Seo-wool eui ul-gul), di Gina Kim - Usa, Corea, 93'


Francisg ha scritto:
QUALCUNO SA DIRMI A CHE ORA CHIUDE IL DEPOSITO BAGAGLI AL LIDO?
Grazie!!!

Penso in concomitanza con la fine dell'ultimo spettacolo in Sala Grande.
Sussurro Inserito il - 04 set 2009 : 12:54:48
Himiko ha scritto:

sì, facevamo battute sul montacarichi di merda che abbiamo al cine invece di un ascensore c'era pure la moglie.
comunque è tranquillissimo come persona, basta che non gli tocchi il lavoro




Bello, bello!
Himiko Inserito il - 04 set 2009 : 02:27:16
sì, facevamo battute sul montacarichi di merda che abbiamo al cine invece di un ascensore c'era pure la moglie.
comunque è tranquillissimo come persona, basta che non gli tocchi il lavoro


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