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Frank Miguel
Detentore del Sacro Verbo
Città: Bisexual, Transilvania
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Inserito il - 23 feb 2007 : 16:35:07
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Filmetto leggero e gradevole della hong kong del periodo d'oro, e in quanto tale un mix di frivolezze e gradevoli sorprese. Forse una pellicola superflua, ma se non si ha niente altro da fare lo si vede volentieri (e io che dovrei studiare per laurearmi ieri sera non avevo trovato proprio niente altro da fare... ).
Il personaggio di Anthony Wong ricorda tanto quello che l'attore interpreta in The underground banker. Un impiegato sfigato subisce i soprusi di tutti i taxisti prepotenti, scorbutici e disonesti della città, ma riesce comunque a condurre una vita equilibrata. Un bel giorno a sua moglie si rompono le acque, ma il taxista che dovrebbe portarli all'ospedale si rifiuta di far salire la donna per tema che gli sporchi gli interni della macchina, chiude la portiera e se ne va di gran carriera. L'abito della donna resta però incastrato nello sportello, e la donna viene trasinata via sull'asfalto al seguito della vettura. Muoiono sia lei che il bambino... Anthony smatta e comincia ad eliminare tutti i taxisti della città... L'unico problema è che il suo più grande amico è il miglior agente della polizia di HK, che si sta occupando del caso.
Film che parte tra macchiette comiche e battute improponibili e prosegue in un climax ascendente di violenza e tragedia.
Herman Yau alla regia, che qui fa le prove per le atmosfere ben più cupe di The Untold story
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Meglio del perdersi in fondo all'immobile, meglio del sentirsi forti nel labile |
Modificato da - MdM83 in Data 06 ago 2008 18:51:48
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Getter
Zero Children
Città: Udine
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Inserito il - 25 feb 2007 : 18:30:59
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Citazione: di Frank Miguel
Herman Yau alla regia, che qui fa le prove per le atmosfere ben più cupe di The Untold story
Mi pare che The Untold Story sia uscito qualche mese prima di questo. Ad ogni modo il film di Yau scorre via veloce sebbene si dimostri alquanto fiacco, mancano gli eccessi da cat III che almeno avrebbero potuto contraddistinguerlo meglio. Già inizialmente, e in modo molto prevedibile, nasce il pretesto per giustificare l'agire di Ah Kin, che nella messa in opera della sua personale vendetta passa dal goffo al quasi cool, ricalcando il De Niro di Taxi Driver nelle prove casalinghe. Ben coreografato l'inseguimento automobilistico conclusivo, ma il finale lascia l'amaro in bocca. |
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