V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Will Dearborn |
Inserito il - 17 ago 2008 : 14:42:27 Seguendo la mia attuale vena di recuperi, mi sono guardato anche questo melò del 1990 di Benny Chan, considerato da più parti un capostipite di tutto un filone (e in effetti genererà due sequel e parecchie imitazioni). Altrove qualcuno faceva un parallelo tra questo film e il quasi contemporaneo All About Ah-long di Johnnie To, e devo dire che sono sostanzialmente d'accordo: entrambi sono melò tipicamente locali, entrambi hanno per protagonista un outsider in cerca di redenzione, entrambi puntano a una commozione che può essere genericamente definita "facile" (compreso l'uso di canzoni a sottolineare i momenti più emotivamente coinvolgenti). Eppure, sono film fatti con una professionalità tale, con una tale disarmante sincerità d'intenti, che è difficile non restarne coinvolti (a patto che ci si ponga di fronte a essi con la mente libera da pregiudizi). E poi, in fondo, le pulsioni primarie e gli archetipi sono sempre stati una caratteristica di fondo del cinema di HK: in fondo, senza questo elemento smaccatamente melò, cosa sarebbe stato un film come The Killer di John Woo? Qui al centro della storia c'è un amore impossibile, il classico intreccio che da Romeo e Giulietta in poi (ed equivalenti orientali vari) non smette di emozionare e commuovere. Tutto va come ci si aspetta che vada: l'incontro in circostanze drammatiche, l'iniziale diffidenza della ragazza borghese e dalla vita agiata, l'attrazione per un modo di vivere diverso e libero, l'amore adolescenziale, il cammino verso l'inevitabile, tragico epilogo. Tutto come da copione insomma. Nonostante questo, c'è da sottolineare l'estremo realismo della messa in scena (la rappresentazione piana, realistica, dell'universo delle corse clandestine, la brutalità delle scene d'azione, lontane da qualsiasi tentazione coreografica), la drammatica realtà di una città in cui l'elemento criminale è parte integrante del tessuto sociale, la credibilità con cui vengono descritti personaggi sì archetipici, ma pulsanti di vita reale e di esperienze in cui in fondo è facile riconoscersi. In più, interpreti bravissimi (perfetto Andy Lau, il ruolo sembra essere stato ritagliato su di lui), una fotografia perfetta, con le sue tonalità primarie, nel seguire i sentimenti che caratterizzano la storia, e una regia di gran classe, che nell'ultima parte dà il meglio di sé. Ho trovato splendido il crescendo tra l'ultimo incontro tra i due protagonisti (quando Andy Lau porta via la ragazza che era sul punto di partire) e la resa dei conti finale. Quest'ultima è girata in modo realistico ma tale da trasmettere un impatto "fisico" straordinario, mentre ho apprezzato anche Attenzione Spoiler: il modo in cui viene lasciato fuori campo il ritrovamento del cadavere di Lau da parte della ragazza: quel campo lungo con lei che corre sulla strada semideserta, mentre il cielo si schiarisce a l'alba si appresta a subentrare alla notte, è un finale assolutamente perfetto. Non so se Benny Chan sia poi diventato il Michael Bay di Hong Kong, come dice Chaoszilla (però New Police Story a me era piaciuto molto... o sbaglio a reputarlo un gran bel film?) ma qui comunque dava prova di un ottimo mestiere e di una notevole conoscenza dei meccanismi alla base del coinvolgimento emotivo. Dei "sequel" (virgolette d'obbligo, visto che a quanto so si tratta di storie completamente slegate dal prototipo) mi incuriosisce più il terzo diretto da To, ambientato, mi dicono, addirittura durante la Seconda Guerra Mondiale. |
3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Ameonna |
Inserito il - 22 feb 2011 : 23:19:42 avevo voglia di intristirmi un po' questa sera, quindi l'ho riesumato dal mio archivio dei film "dimenticati". già adoravo la colonna sonora, che secondo me ha delle tracce meravigliose e devo dire accompagna tutto il film alla perfezione. è una musica dolce, quasi cullante, sembra messa apposta per contrastare la crudezza degli eventi. andy lau interpreta un personaggio perfetto, che fino alla fine non si capisce se prova pena o vero interesse verso la povera ragazza. anche il personaggio ng man tat merita molto, ma in fondo funzionano tutti bene perchè sono estremamente realistici nonostante gli stereotipi che interpretano, dal gangster ai genitori di ricca famiglia. commovente e terribile allo stesso tempo. un gran film.
un po' di coolness:
ma soprattutto, wah zai uno di noi! con zaga e cartello vietato fumare
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Jubei |
Inserito il - 18 ago 2008 : 10:19:00 uno dei tanti classici che devo recuperare |
MdM83 |
Inserito il - 18 ago 2008 : 09:49:31 | Messaggio di Will Dearborn
Non so se Benny Chan sia poi diventato il Michael Bay di Hong Kong, come dice Chaoszilla (però New Police Story a me era piaciuto molto... o sbaglio a reputarlo un gran bel film?) ma qui comunque dava prova di un ottimo mestiere e di una notevole conoscenza dei meccanismi alla base del coinvolgimento emotivo.
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Ma Benny Chan sarebbe pure bravo, eh... Solo che si lascia troppo spesso coinvolgere in quei mega-blockbusteroni che lasciano il tempo che trovano, quasi sempre per mano del produttore Jackie Chan. Da Gen-X Cops in poi la sua carriera è sempre stata qualitativamente altalenante, nonostante i grandi incassi. Ha tentato anche la strada del noir introspettivo e meno caciarone del solito con Divergence, ma ne è venuto fuori un mezzo pasticcio. A me comunque New Police Story è piaciuto, dai! Benny Chan >>>>> Michael Bay |
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