Asian Feast - Il Forum di Cinema e Cultura Asiatica - [OT] UFV novembre 2014...

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Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 04 dic 2014 : 02:28:26  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nuova slot. A noi/voi.


L'assassino.
L'esordio di Elio Petri. Non ne sbaglia uno, film enorme anche questo.

CZ:
"Non è una buona ragione per vendere gas agli alieni!!!"


"La Viennetta è un piatto che va servito freddo!"

Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 17 dic 2014 : 00:42:46  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I guardiani della Galassia.

M'ha fatto lo stesso effetto di The Monkey King. Gigantismo del digitale, personaggi fighi ma che non danno nulla e avanzano per inerzia, mai un impennata, mai un sussulto. Parlano all'infinito senza fermarsi mai e di solito o per fare battute che non fanno ridere quasi mai o per raccontare cose che sarebbe meglio il caso mostrare visto che siamo al cinema e non in radio. SCeneggiatura mediamente ridicola, risaputa, piena di svolte e roba buttata lì.
Belli il character design di alcuni veicoli, e di un paio di personaggi. Tutto il resto già visto e soprattuto narrato mille infinite volte. Lungo, noioso, freddissimo, e che non lascia nulla. Certo, meglio di The Avengers, forse anche dei TRansformers, si salva per un briciolo di immaginario più inventivo del solito. Il meglio (come in The Avengers) è prima dei titoli di coda e subito dopo. SCemo per scemo almeno lì un attimo cagano fuori dal vaso.

CZ:
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Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 20 dic 2014 : 02:02:08  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il capitale umano (2014), di Paolo virzì.

Non c'ho nemmeno voglia di parlarne.

Lucy (2014), di Luc Besson

Cristoddio, come si fa un blockbuster. Migliore del 100% dei blockbuster occidentali degli ultimi 5 anni. Anzi, forse non migliore, forse l'unico guardabile. O quasi.

CZ:
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Riki Fudoh
Yakuza


Città: Somewhere Far Beyond


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Inserito il - 22 dic 2014 : 11:09:10  Mostra Profilo  Invia Email  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Riki Fudoh Invia a Riki Fudoh un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chaoszilla ha scritto:

Il capitale umano (2014), di Paolo virzì.

Non c'ho nemmeno voglia di parlarne.

Lucy (2014), di Luc Besson

Cristoddio, come si fa un blockbuster. Migliore del 100% dei blockbuster occidentali degli ultimi 5 anni. Anzi, forse non migliore, forse l'unico guardabile. O quasi.


Di Lucy mi ha fatto troppo incazzare il fatto che prende troppo da film recenti, tipo Limitless e Transcendence, zero idee.


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Sussurro
Yokai


Città: Roma


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Inserito il - 22 dic 2014 : 13:27:28  Mostra Profilo  Invia Email Invia a Sussurro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riki Fudoh ha scritto:

Chaoszilla ha scritto:

Il capitale umano (2014), di Paolo virzì.

Non c'ho nemmeno voglia di parlarne.

Lucy (2014), di Luc Besson

Cristoddio, come si fa un blockbuster. Migliore del 100% dei blockbuster occidentali degli ultimi 5 anni. Anzi, forse non migliore, forse l'unico guardabile. O quasi.


Di Lucy mi ha fatto troppo incazzare il fatto che prende troppo da film recenti, tipo Limitless e Transcendence, zero idee.


Son d'accordo. gradito a non troppo.

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Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 22 dic 2014 : 15:18:58  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Me li vedrò.

Gone Girl.

Tratto da un romanzo che ipotizzo bello, è scritto con i piedi, verbosissimo. Avessero mostrato le cose invece di mettere dialoghi prolissi e infinite voci off sarebbe durato 90 minuti. Così pare una serie Tv, lunghezza inclusa.


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Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 24 dic 2014 : 01:07:18  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Only Lovers Left Alive

Sul "tema" ho gradito un pelino poco poco di più Byzantium. Lì succedevano cose.
Comunque sto leggendo tutte le classifiche di fine anno. Mò capisco perché poi dicono che le serie Tv sono meglio del cinema....

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Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 26 dic 2014 : 01:50:58  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
The Treatment.

Figo. La differenza con un Gone Girl è che là te ne accorgi di quanto stia raccontando con il culo e male. Qua avrai sempre mille dubbi sulla coerenza perché ci sono talmente tante cose che chi lo sa, non si fa sgamare. Magari porta tutto. Racconta una storia terribile poi alla fine ti dice "naaaaaaaa non era così terribile. E' esponenzialmente peggio". L'unica cosa che gli si può rinfacciare, cercando il pelo, è di non avere particolari guizzi di regia. E' classicissimo.

Calvary.

Tutto molto bello. Anche se non succede NULLA. Però ha un inizio molto wow.

Winter Sleep

Palma D'Oro. Dura DUECENTO MINUTI. Ho ceduto prima.


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Ash Vs Gamera Vs Godzilla
The One-Armed Caciottaro


Città: Cassino(fr)


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Inserito il - 26 dic 2014 : 11:17:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ash Vs Gamera Vs Godzilla Invia a Ash Vs Gamera Vs Godzilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chaoszilla ha scritto:

Only Lovers Left Alive

Sul "tema" ho gradito un pelino poco poco di più Byzantium. Lì succedevano cose.
Comunque sto leggendo tutte le classifiche di fine anno. Mò capisco perché poi dicono che le serie Tv sono meglio del cinema....


Jarmusch a me piaceva assai prima che incominciassero a scriver le recensioni dei suoi film già dall'annuncio del cast. 'sto coso pallosissimo e bolso non ha diritto di stare vicino a Byzantium. Toh, nemmeno vicino a un Kiss of the Damned.

"L'amore non e` bello se non e` poccerello.."

"E comunque del cinema asiatico non frega un cazzo a nessuno.." (self cit.)

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Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 28 dic 2014 : 02:36:51  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
The Interview.
1) La produzione e distribuzione di sto cinepanettone non ha nulla a che fare con la parola "libertà". Attaccarsi al concetto di libertà per giustificarlo è come stuprare una donna e poi dire "scusi signor giudice, ero ubriaco, non ricordo nulla".
2) Il film come oggetto filmico. E' una tiepida commedia mediocre con battute sulla linea di una puntata di Striscia la Notizia e -le più irriverenti- di Avanti un'Altro. Qualcuno dotato di un po' di pazienza un giorno dovrà spiegare l'enorme genio di Seth Rogen, nemmeno fosse il nuovo Monicelli, quando pare più che altro la solita robazza su cui scrivono saggi e dossier i monomaniaci di ogni monnezza fatta in America.
3) Morale. Non sorprende. E' perfettamente in linea con tutto il cinema di propaganda USA degli ultimi decenni e degli ultimi anni. Un robo razzista, revisionista, arrogante, irrispettoso, militarista, violento, colonialista, supponente, offensivo, perfetto riflesso del governo del paese in cui è prodotto e della propria politica estera.
4) Cultura. E' un film privo di civiltà, cultura e culture. Non a caso è prodotto dagli USA e dubito altri paesi non statunitensi o sudeuropei avrebbero mai avuto la tendenza a fare. Questione di civiltà, appunto.
5) A quanto pare ha fatto cagare anche pubblico e critica americana al punto da pensare che tutta la cosa degli hacker non sia altro che un atto di marketing per dare visibilità ad un film che altrimenti avrebbero visto due americani e i magnammerda europei. A sto punto la popolazione statunitense sembra più intelligente della gente che li governa.
6) La costruzione narrativa e contenutistica è -in maniera preoccupante- simile ai video fatti dalla CIA e usati per scatenare le rivoluzioni "colorate" degli ultimi anni.

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GekkoP
Yokai




2163 Messaggi

Inserito il - 28 dic 2014 : 11:59:04  Mostra Profilo Invia a GekkoP un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
D'accordo su tutto. Su The Interview, Gone Girl e pure su Only Lovers Left Alive. A me di quest'anno sono piaciuti The Guest e Pride, ma non griderei certo al miracolo per qualcosa come Boyhood.

Così, ci tenevo a dirlo. E ci tenevo a dire che nemmeno prendo in considerazione le classifiche di fine anno che non si curano di un Black Coal Thin Ice o di un The Midnight After.


A ball bounces. A pin drops. A man falls. Gravity is the glue which binds us to our planet. We are about to apply the solvent which will free our species forever.

Modificato da - GekkoP in data 28 dic 2014 11:59:27
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Chaoszilla
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Città: The Magic Mountain of Zu


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Inserito il - 28 dic 2014 : 13:51:46  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
GekkoP ha scritto:

D'accordo su tutto. Su The Interview, Gone Girl e pure su Only Lovers Left Alive. A me di quest'anno sono piaciuti The Guest e Pride, ma non griderei certo al miracolo per qualcosa come Boyhood.

Così, ci tenevo a dirlo. E ci tenevo a dire che nemmeno prendo in considerazione le classifiche di fine anno che non si curano di un Black Coal Thin Ice o di un The Midnight After.




The Guest magari ci butto un occhio. Pride no, perché non guardo film che parlano di donne e omosessualità o altri "diritti". Non per razzismo ma perché sono film brutti

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GekkoP
Yokai




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Inserito il - 28 dic 2014 : 15:40:32  Mostra Profilo Invia a GekkoP un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mah, non è che sia un capolavoro imperdibile. A me film che trattano tematiche sociali (e in questo caso pure politiche) intrigano sempre. Brutto non è, ma è prescindibile.

The Guest non lo so. L'ho visto due volte nel giro di poco tempo. Per quanto prevedibile e un po' banale, si gioca bene quel protagonista che in fondo deve reggersi tutta la baracca perché il resto dei personaggi non ha grande spessore. Non il thriller definitivo, ma mi ha convinto.

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Riki Fudoh
Yakuza


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Inserito il - 29 dic 2014 : 10:01:39  Mostra Profilo  Invia Email  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Riki Fudoh Invia a Riki Fudoh un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chaoszilla ha scritto:

The Interview.
1) La produzione e distribuzione di sto cinepanettone non ha nulla a che fare con la parola "libertà". Attaccarsi al concetto di libertà per giustificarlo è come stuprare una donna e poi dire "scusi signor giudice, ero ubriaco, non ricordo nulla".
2) Il film come oggetto filmico. E' una tiepida commedia mediocre con battute sulla linea di una puntata di Striscia la Notizia e -le più irriverenti- di Avanti un'Altro. Qualcuno dotato di un po' di pazienza un giorno dovrà spiegare l'enorme genio di Seth Rogen, nemmeno fosse il nuovo Monicelli, quando pare più che altro la solita robazza su cui scrivono saggi e dossier i monomaniaci di ogni monnezza fatta in America.
3) Morale. Non sorprende. E' perfettamente in linea con tutto il cinema di propaganda USA degli ultimi decenni e degli ultimi anni. Un robo razzista, revisionista, arrogante, irrispettoso, militarista, violento, colonialista, supponente, offensivo, perfetto riflesso del governo del paese in cui è prodotto e della propria politica estera.
4) Cultura. E' un film privo di civiltà, cultura e culture. Non a caso è prodotto dagli USA e dubito altri paesi non statunitensi o sudeuropei avrebbero mai avuto la tendenza a fare. Questione di civiltà, appunto.
5) A quanto pare ha fatto cagare anche pubblico e critica americana al punto da pensare che tutta la cosa degli hacker non sia altro che un atto di marketing per dare visibilità ad un film che altrimenti avrebbero visto due americani e i magnammerda europei. A sto punto la popolazione statunitense sembra più intelligente della gente che li governa.
6) La costruzione narrativa e contenutistica è -in maniera preoccupante- simile ai video fatti dalla CIA e usati per scatenare le rivoluzioni "colorate" degli ultimi anni.


A proposito del punto 5: http://www.thedailybeast.com/articles/2014/12/24/no-north-korea-didn-t-hack-sony.html


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Chaoszilla
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Inserito il - 29 dic 2014 : 14:31:10  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riki Fudoh ha scritto:

Chaoszilla ha scritto:

The Interview.
1) La produzione e distribuzione di sto cinepanettone non ha nulla a che fare con la parola "libertà". Attaccarsi al concetto di libertà per giustificarlo è come stuprare una donna e poi dire "scusi signor giudice, ero ubriaco, non ricordo nulla".
2) Il film come oggetto filmico. E' una tiepida commedia mediocre con battute sulla linea di una puntata di Striscia la Notizia e -le più irriverenti- di Avanti un'Altro. Qualcuno dotato di un po' di pazienza un giorno dovrà spiegare l'enorme genio di Seth Rogen, nemmeno fosse il nuovo Monicelli, quando pare più che altro la solita robazza su cui scrivono saggi e dossier i monomaniaci di ogni monnezza fatta in America.
3) Morale. Non sorprende. E' perfettamente in linea con tutto il cinema di propaganda USA degli ultimi decenni e degli ultimi anni. Un robo razzista, revisionista, arrogante, irrispettoso, militarista, violento, colonialista, supponente, offensivo, perfetto riflesso del governo del paese in cui è prodotto e della propria politica estera.
4) Cultura. E' un film privo di civiltà, cultura e culture. Non a caso è prodotto dagli USA e dubito altri paesi non statunitensi o sudeuropei avrebbero mai avuto la tendenza a fare. Questione di civiltà, appunto.
5) A quanto pare ha fatto cagare anche pubblico e critica americana al punto da pensare che tutta la cosa degli hacker non sia altro che un atto di marketing per dare visibilità ad un film che altrimenti avrebbero visto due americani e i magnammerda europei. A sto punto la popolazione statunitense sembra più intelligente della gente che li governa.
6) La costruzione narrativa e contenutistica è -in maniera preoccupante- simile ai video fatti dalla CIA e usati per scatenare le rivoluzioni "colorate" degli ultimi anni.


A proposito del punto 5: http://www.thedailybeast.com/articles/2014/12/24/no-north-korea-didn-t-hack-sony.html


Ma io la mia idea in merito ce l'ho ma è lunga e articolata, tutta basata su geopolitica e sui colpi di stato pagati dagli USA negli ultimi 5 anni in vari paesi del mondo.

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Chaoszilla
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Inserito il - 29 dic 2014 : 14:31:33  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sils Maria.

Gradevole.

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Inserito il - 30 dic 2014 : 01:47:20  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
[REC]4

Ho amato [REC]. Ho gradito anche il secondo. Al terzo ho pensato non si potesse fare nulla di peggio di quella monnezza lì. Bhè, invece ci sono riusciti. Imbarazzante, i personaggi fanno solo cose a caso e prive di ogni logica e senso, è pure diretto e montato ammerda, non ci si crede l'abbia diretto Balagueró. Cosa non si fa per i soldi.

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Chaoszilla
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Inserito il - 31 dic 2014 : 02:06:34  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
The Wolf of Wall Street

Scorsese riesce a rendere piacevole anche un robo di 3 ore che racconta una storia priva di ogni interesse. E con Di Caprio. Bravo.


Her
cazzo.

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Chaoszilla
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Inserito il - 09 gen 2015 : 15:39:22  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A Somewhat Gentle Man (2011) Hans Petter Moland

Ho preferito il suo ultimo film. Qeusto è più bello a sentirselo raccontare che a vederlo. Comunque gradevole.

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Sussurro
Yokai


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Inserito il - 23 gen 2015 : 02:30:46  Mostra Profilo  Invia Email Invia a Sussurro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Django Unchained, di Quentin Tarantino (2014)

Non c'è niente da fare: Tarantino è furbo, scaltro come un maledettissimo furetto che sa sempre come pararsi il culo, come un fidanzato impotente che regala cioccolatini e vestitini alla sua donna. Persino quando costruisce un personaggio inutile e piatto come il suo Django (personaggio che non avrebbe retto dieci minuti di storia se non fosse stato affiancato per quasi tutto il film dal talentuoso Christoph Waltz, vero protagonista della pellicola) riesce, sembrerebbe quasi per magia, a farti uscire dalla sala soddisfatto. Ma non è di magia che si tratta, bensì di conoscenza, mera tecnica della scrittura drammatica che, però, lui usa a differenza di altri. Un esempio per tutti è il caso di Broohmilda, che già di per sé questo nome associato a una schiava nera fa storcere il naso ma, ciò, non ha alcuna importanza dato che il nome non è a caso ma ha una chiara e precisa funzione all'interno della pellicola, perché un tedesco NON può non aiutare un eroe a salvare la sua Broohmilda come succede nella favola. Ma che vuol dire, esattamente? Che senso ha? è una cosa buttata là per giustificare l'intera presenza di Waltz nel film(senza cui il suddetto non era possibile), si capisce chiaramente che è artificiosa la cosa. Eppure lui la fa, e gli altri no. E il suo film funziona, e quelli degli altri no.
Eppure penso sia il peggiore dei suoi film, e contiene idee e sequenze per il quale lo prenderei a martellate sui denti come le canzoni hip hop rappate, probabilmente, da qualche omone di colore con il dollarone appeso al collo durante le sparatorie, o per i pezzi morriconesiani buttati a #8234;##8206;cazzodecane#8236; nei momenti top. Eppure lui ci riesce, a non far prendere troppo sul serio i suoi film, e io mi ritrovo a doverlo ringraziare per non essere come gli altri. Devo ringraziarlo per conoscere il cinema incondizionatamente dall'uso che ne fa. Perché conoscere la storia del cinema è l'unica sua fortuna, perché Tarantino non è un Fellini, non è un Kim Ki-Duk e neanche un Ed Wood. Non riuscirebbe a tirare fuori un ragno dal buco se non fosse che lui il cinema lo ama, lo conosce, VUOLE conoscerlo, riscoprirlo, omaggiarlo guadagnandoci, è vero, ma mai svendendolo o tradendolo. Vuole divertirsi, e a volte sì, esce il genio (anche se questo Django "Scatenato" non è il caso). L'unica sua vera dote, se si toglie la tecnica e le idee brillanti ispirate da altre cose, sono i perfetti e mai deludenti dialoghi da Americano con le emorroidi che (stranamente) pensa tanto riuscendo a esprimere con chiarezza violenta il suo punto di vista da ritardato lobotomizzato.

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Chaoszilla
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Inserito il - 23 gen 2015 : 14:17:10  Mostra Profilo  Invia Email  Visita l'Homepage di Chaoszilla Invia a Chaoszilla un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sussurro ha scritto:

Django Unchained, di Quentin Tarantino (2014)

Non c'è niente da fare: Tarantino è furbo, scaltro come un maledettissimo furetto che sa sempre come pararsi il culo, come un fidanzato impotente che regala cioccolatini e vestitini alla sua donna. Persino quando costruisce un personaggio inutile e piatto come il suo Django (personaggio che non avrebbe retto dieci minuti di storia se non fosse stato affiancato per quasi tutto il film dal talentuoso Christoph Waltz, vero protagonista della pellicola) riesce, sembrerebbe quasi per magia, a farti uscire dalla sala soddisfatto. Ma non è di magia che si tratta, bensì di conoscenza, mera tecnica della scrittura drammatica che, però, lui usa a differenza di altri. Un esempio per tutti è il caso di Broohmilda, che già di per sé questo nome associato a una schiava nera fa storcere il naso ma, ciò, non ha alcuna importanza dato che il nome non è a caso ma ha una chiara e precisa funzione all'interno della pellicola, perché un tedesco NON può non aiutare un eroe a salvare la sua Broohmilda come succede nella favola. Ma che vuol dire, esattamente? Che senso ha? è una cosa buttata là per giustificare l'intera presenza di Waltz nel film(senza cui il suddetto non era possibile), si capisce chiaramente che è artificiosa la cosa. Eppure lui la fa, e gli altri no. E il suo film funziona, e quelli degli altri no.
Eppure penso sia il peggiore dei suoi film, e contiene idee e sequenze per il quale lo prenderei a martellate sui denti come le canzoni hip hop rappate, probabilmente, da qualche omone di colore con il dollarone appeso al collo durante le sparatorie, o per i pezzi morriconesiani buttati a #8234;##8206;cazzodecane#8236; nei momenti top. Eppure lui ci riesce, a non far prendere troppo sul serio i suoi film, e io mi ritrovo a doverlo ringraziare per non essere come gli altri. Devo ringraziarlo per conoscere il cinema incondizionatamente dall'uso che ne fa. Perché conoscere la storia del cinema è l'unica sua fortuna, perché Tarantino non è un Fellini, non è un Kim Ki-Duk e neanche un Ed Wood. Non riuscirebbe a tirare fuori un ragno dal buco se non fosse che lui il cinema lo ama, lo conosce, VUOLE conoscerlo, riscoprirlo, omaggiarlo guadagnandoci, è vero, ma mai svendendolo o tradendolo. Vuole divertirsi, e a volte sì, esce il genio (anche se questo Django "Scatenato" non è il caso). L'unica sua vera dote, se si toglie la tecnica e le idee brillanti ispirate da altre cose, sono i perfetti e mai deludenti dialoghi da Americano con le emorroidi che (stranamente) pensa tanto riuscendo a esprimere con chiarezza violenta il suo punto di vista da ritardato lobotomizzato.


Certo, se vuole glielo rimonto e glielo faccio durare un'ora e 20.

Leviathan (2014) di Andrey Zvyagintsev

Premio sceneggiatura a Cannes. Senza particolari impennate ma è una di quelle belle cose in catastrofiche location sovietiche con attori brut(t)i allo stato di grazia. Disperatissimo.

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