V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Chaoszilla |
Inserito il - 08 dic 2008 : 15:06:42 Molto bella questa iniziativa, ricevo e pubblico: _____________________
North Korean Cinema Percorso non ideologico attraverso il cinema nord coreano
17 - 18 Dicembre 2007 Cinema Odeon Firenze
Organizzazione : Associazione Toscana – Korea Direzione Artistica : Riccardo Gelli Presentazione critica : Paolo Bertolin, programmatore della Biennale del Cinema di Venezia
Questa rassegna si propone come una panoramica conoscitiva e rappresentativa sulla cinematografia della Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord). Le pellicole selezionate cercano di offrire un ventaglio storico e tematico che documenta nel modo più variegato e comprensivo le principali tendenze della tradizione filmica nordcoreana. Nel dettaglio, la selezione propone una ricognizione sulle tematiche ricorrenti di una produzione inevitabilmente politicizzata e ideologica che richiede una precisa contestualizzazione critico-storica al fine di non incorrere in facili abbagli sia di pregiudizio estetico, sia di manipolazione propagandistica.
1) Flower Girl (Kotpanun chonio) Regia: Park Hak e Choi Ik-gyu Durata : 1’ 27” Corea del Nord : 1972
Questo film è un grande classico del cinema coreano del Nord. Narra la storia di una famiglia di servitori sfruttati da coreani ricchi sotto l’occupazione giapponese (all’inizio del secolo). La piccola fioraia finirà per ribellarsi contro tanta oppressione e si unirà alla resistenza coreana che lotta sia contro l’aristocrazia che contro i militari nipponici. Questo film storico, del 1972, è un adattamento di un’opera teatrale degli anni 30. Ha riscosso molto successo nei festival dei paesi socialisti durante gli anni 70.
Il regista Choi Ik-gyu è stato un punto di riferimento per il cinema nord-coreano degli anni 70, grazie soprattutto ad uno dei suoi film più celebri : Sea of Blood (Pibada, 1969)
2) La storia di Chun-hyang (Chunhyangjeon) Regia : Yu Won-jun e Yun Ryong-gyu Durata : 1° Episodio 1’10” , 2° Episodio 1’18” Corea del Nord: 1980
La storia di Chun-hyang è un racconto tradizionale molto antico più volte adattato per il cinema in Corea. Una ragazza nata da un aristocratico e da una kisaeng (concubina coreana) vive una storia d’amore impossibile con un giovane aristocratico. Come in Romeo e Giulietta, le barriere sociali e morali della società dell’epoca trasformeranno l’amore in tragedia. La versione nord-coreana di questo racconto dalle molteplici letture, con la sua moralizzazione di scenografia e costumi, sottolinea le differenze di classe e le disuguaglianze che ne derivano.
3) Bellflower (Dorajikkot) Regia : Jo Kyeong-sun Durata : 1’25” Corea del Nord: 1987
Questo film mette in scena una donna modello che sacrifica il suo amore per diventare un’eroina della dura vita quotidiana del paese. Il suo fidanzato, un giovane architetto ambizioso ma poco scrupoloso nei confronti dell’avvenire della provincia rurale da cui proviene, desidera partire per la capitale. La ragazza, anch’ella rivolta ad un futuro di successo come dirigente, cosciente della desertificazione della sua regione, si vede costretta a fare una scelta crudele.
4) A schoolgirl’s diary (Han nyeohaksaengeui ilgi) 2 Episodi. Regia : JANG In-hak Durata : 1’34” min Corea del Nord : 2006
Il film ha partecipato nel 2007 al Festival di Cannes. Su-ryeon, studentessa, deve far fronte ad un padre scienziato assorbito dalle sue ricerche e ad una madre interamente votata a suo marito. Dopo aver giurato di non ripetere gli <<errori>> dei genitori, Su-ryeon finirà per mostrarsi comprensiva nei loro confronti e sceglierà, anche lei, di consacrare la sua vita alla ricerca.
5) A State of Mind Regia di Daniel Gordon Durata: 1’33” Regno Unito: 2003
Un film che per otto mesi ha seguito due giovani ginnaste e le loro famiglie durante la preparazione dei Mass Games (che hanno coinvolto un cast di centinaia di persone in una coreografia di spettacolare realismo socialista) Arirang il più grande ed elaborato spettacolo sulla Terra.
Intitolato “A State of Mind”, il film fornisce un breve sguardo su una società che è tra le meno conosciute al mondo. La Corea del Nord è chiusa dalle influenze esterne. Confina a nord con la Cina e la Russia e a sud possiede 4km d’impenetrabile confine con la Corea del Sud. Il Paese segue i propri ideali comunisti, una rigida filosofia conosciuta come la Juche Idea avvolta attorno all’adorazione della dinastia Kim (Kim Il Sung, nominato il Presidente Eterno che morì nel 1994 ma è rimasto il Capo di Stato, e suo figlio successore, Kim Jong Il, conosciuto come il Generale).
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Mostra “Pitture e Manifesti della Corea del Nord” Il Paese Eremita Arte di Oggi dalla Repubblica Popolare Democratica di Corea
Le opere esposte sono state tutte eseguite da artisti del Mansudae Art Studio di Pyongyang la Capitale della Repubblica Popolare e Democratica di Corea. Fondato il 17 Novembre 1959. Ha realizzato quasi tutte le le piú importanti opere ufficiali dell nazione comprese quelle monumentali quali la statua in bronzo, alta 20 metri, di Kim Il-sung. Il Mansudae Art Studio é suddiviso in tredici gruppi creativi, sette stabilimenti di produzione e oltre cinquanta reparti per l’approvvigionamento dei material. Il gruppo creativo piú importante é quello del Korean Painting, la tradizionale pittura a inchiostro su carta, che conta circa 150 artisti. Gli altri gruppi sono pittura ad olio, scultura, xilografia, poster, jewel painting. La mostra intende mostrare una pate di questa produzione artistica. La mostra é stata possibile realizzare grazie alla collaborazione del di Pier Luigi Cecioni e del Prof. Eugenio Cecioni.
Anteprima Mostra Fotografica “Corea un Viaggio Impossibile ?” Fotografie di Alessandro Barbiano di Belgiojoso
Il libro illustra la realtà della Corea contemporanea, ultimo residuo della divisione del mondo in due blocchi contrapposti. Le fotografie di Alessandro Belgiojoso, uniscono nella rappresentazione fotografica le due Coree, del Nord e del Sud, e tracciano il percorso di un viaggio oggi impossibile dissolvendo la linea di confine che sopravvive lungo il 38° parallelo. Da Nord a Sud della penisola, dalla visionaria e dilatata realtà architettonica di Pyongyang, ricostruita completamente dopo il 1952, si passa a quella di Seul dove gli antichi palazzi reali, che ricordano il periodo Choson, convivono con avveniristici grattacieli frutto del recente boom economico. Si attraversano le capitali degli antichi e splendenti regni di Koryo e Silla, i grandi cantieri navali del sud e le imponenti opere pubbliche di stampo socialista al nord. Lungo tutto il percorso ritroviamo gli stessi usi e costumi, gli stessi caratteri distintivi di un popolo, rimasti inalterati pur nel divario politico ed economico attuale. La mostra è un anteprima all’esposizione che si realizzerà il prossimo anno a Marzo durante il Korea Film Fest, festival cinematografico dedicato alla produzione sudcoreana.
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10 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Mark 3 |
Inserito il - 23 dic 2008 : 22:46:37 | Getter ha scritto: Forse non è riuscito a contarli uno ad uno.
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Beh, non che fosse difficile... Dalle 5 alle 15 persone suppergiù. Me compreso. Un saluto a Lupo che aveva promesso di tornare per il 2° giorno ma che è sparito nella steppa. Se volete recuperare qualcosa, Bellflower si trova su e-bay. Seppure zeppo di propagandismi, è un piacere per gli occhi e un dolore per il cuore. |
The killer |
Inserito il - 19 dic 2008 : 21:37:29
| Mark 3 ha scritto:
Nonostante la bassissima affluenza di pubblico
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Vero peccato... A me è saltato per un inconveniente dell'ultimo minuto! |
Getter |
Inserito il - 19 dic 2008 : 20:03:55 | milanoodia ha scritto:
Affluenza di pubblico?
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| Mark 3 ha scritto:
Nonostante la bassissima affluenza di pubblico
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Forse non è riuscito a contarli uno ad uno. |
milanoodia |
Inserito il - 19 dic 2008 : 18:46:07 Affluenza di pubblico? |
Mark 3 |
Inserito il - 19 dic 2008 : 17:36:58 | Chaoszilla ha scritto: Quello della Taschen? Ce l'ho!!!!
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Ihih, sì quello. Mi pareva... A casa. Due giorni massacranti. Il rientro è stato provante. Chun-hyang era il meno "ideologico". Spesso pareva il remake passo-passo di quello di Shin Sang-ok (del sud), ma si tratta comunque di grande cinema, con ambientazione, musiche e fotografia avvolgenti. Un'uccellino mi ha rivelato un'anteprima del prossimo KFF, ma non so se lo posso dire... Lo dico?... Non lo dico... Lo dico?...Una retrospettiva su Kim Ki-yeong (The Housemaid) con più di una decina di titoli!! Bilancio: tra impegno politico più o meno insistente e più o meno sorvolabile, i vari film si sono rivelati di buon livello con punte di insopportabile retorica e altre di (in)sospettabile lirismo. Comune a tutti l'onnipresente componente musicale (cantata o meno), l'incrollabile fede (che la si consideri uno stato della mente o un'imposizione del sistema) e un'atemporalità che rende i vari film di difficile collocazione. Nonostante la bassissima affluenza di pubblico, si è rivelata un'ottima iniziativa, che ha colmato non poche lacune e che mi auguro potrà essere replicata. Grazie!
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Chaoszilla |
Inserito il - 18 dic 2008 : 20:56:26 | Mark 3 ha scritto:
Oggi ho fatto spese in città e, per rimanere in tema, ho preso un librone enorme di manifesti propaganidistici cinesi.
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Quello della Taschen? Ce l'ho!!!! |
Mark 3 |
Inserito il - 18 dic 2008 : 19:28:33 Eccomi. E' appena finito "A State of Mind". AL-LU-CI-NAN-TE! Senza particolari sensazionalismi ci vengono rivelate le condizioni di vita quotidiane dei coreani del nord. Avrò modo di spiegare meglio, ma è una cosa quasi scioccante. Tra poco i due episodi di Chun-yang, non vedo l'ora. Il prossimo Korea FF si terrà qui all'Odeon, più centrale rispetto allo Stensen. La medaglia ha due facce: è enorme, comodissimo, suggestivo, ma raggiungibile solo a piedi (Firenze in auto è un vero delirio, l'ho lasciata a 700 chilometri!). Oggi ho fatto spese in città e, per rimanere in tema, ho preso un librone enorme di manifesti propaganidistici cinesi. Saluti dal caro Leader, Padre di tutti noi. Mark 3, Firenze. |
Chaoszilla |
Inserito il - 18 dic 2008 : 02:06:07 Cronaca in diretta dal Festival. Mi arriva un sms da un esperto coreanofilo che conoscete che dice:
"Dal vostro inviato. Non ideologico stocazzo! Ambasciatori in sala, propaganda a gogo, ma si sapeva. Occorre apertura mentale. Bellflower capolavoro, dramma, regia, fotog, musiche, tutto superbo, ho pianto. Quello del 2006 è imbarazzante e freddo, brutto. Flower disperato e visivamente enorme, il meno politico. Poi tanto musical, fiche, partito, anni 60, caro Leader, lacrime..La mostra ha manifesti originali di propaganda (CZ moriresti). Da Firenze per ora è tutto". |
Chaoszilla |
Inserito il - 08 dic 2008 : 16:09:00 Programma Rassegna
Prezzo Biglietti Intero: 5 Euro Ridotto: 4 Euro (Studenti e Convenzionati) Giornaliero: 8 Euro |
Chaoszilla |
Inserito il - 08 dic 2008 : 16:06:38 Nota dell’Organizzazione: • Questa rassegna non è il Korea Film Fest – Festival of Korean Cinema in Italy che invece sarà organizzato dal 20 al 28 Marzo, 2009 a Firenze, Cinema Odeon.
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